«Le gallerie ticinesi sono tutte sicure»

Dopo le polemiche sorte in Italia riguardo alle norme di sicurezza di circa 200 gallerie giudicate «al di sotto del livello minimo», tra le quali anche due subito dopo il valico di Chiasso-Brogeda, ne abbiamo parlato con l’Ufficio federale delle strade (USTRA) per capire qual è lo stato di salute attuale dei tunnel ticinesi.
A sud delle Alpi
In Ticino, ci conferma subito il portavoce di USTRA Eugenio Sapia, «tutte le gallerie autostradali rispettano appieno le norme e le direttive in materia di ventilazione, via di fuga, segnaletica, installazioni di sicurezza e approvvigionamento elettrico». Inoltre «gran parte di queste gallerie - così come quelle presenti sull’intero territorio svizzero - sono state sottoposte ad un risanamento e sono state equipaggiate con nuovi impianti elettromeccanici e di sicurezza nel corso di questo primo decennio di attività dell’USTRA. Periodo nel quale a questo scopo è stato investito circa un miliardo di franchi». Insomma, la maggior parte delle gallerie situate sul tratto ticinese della A2 sono già state risanate e messe a norma negli anni scorsi. Anche a livello svizzero lo stato di salute delle gallerie è considerato buono. L’ultimo rapporto stilato dall’USTRA, aggiornato a giugno 2019, indica infatti che delle 192 gallerie autostradali in Svizzera, 145 soddisfano le norme e le direttive.
I lavori nel 2020
In ogni caso, nel corso del 2020 in Ticino sono previsti diversi lavori. Ad esempio un intervento riguarderà la galleria del Monte Ceneri, con il rifacimento delle bordure nella canna Sud-Nord e la conclusione dei lavori elettromeccanici presso le centrali. Nella galleria di Maroggia è prevista la posa della nuova condotta per gli idranti, mentre nella Biaschina e nella Gribbiasca verrà posata la nuova segnaletica e approntate le piazzole SOS.
Il precedente
Nel recente passato il tema della sicurezza delle gallerie ha toccato anche il nostro cantone quando, l’8 giugno 2017, parte della volta della galleria autostradale del San Salvatore, già oggetto di lavori di risanamento dal 2012 al 2015, era crollata. La vicenda aveva avuto uno strascico politico, sotto forma di un’interrogazione parlamentare, e uno giudiziario, un anno fa, con tre condanne in primo grado per violazione dell’arte edilizia. I difensori avevano annunciato l’intenzione di voler ricorrere in appello. Ad ogni modo, anche nella galleria del San Salvatore, i lavori proseguiranno: «Quest’anno sono previsti ulteriori interventi per i drenaggi, mentre dal 2021 si realizzerà un nuovo anello in alcune parti della galleria», spiega Sapia.
La polemica oltre confine
Negli scorsi giorni due gallerie lungo l’autostrada A9 a pochi passi dal confine erano finite al centro delle polemiche nella vicina Penisola in quanto la loro sicurezza sarebbe stata ben al di sotto dei requisiti per garantire «un livello minimo di sicurezza agli utenti». I quotidiani La Repubblica e La Stampa erano entrati in possesso di un documento inviato ad Autostrade per l’Italia e dal quale era emerso che 105 gallerie a loro in concessione sono attualmente fuori norma rispetto alle direttive dell’Unione europea. Tra queste vi sarebbero appunto la galleria Quarcino, la prima che i ticinesi incontrano uscendo dalla dogana autostradale di Chiasso, e la galleria San Fermo, l’ultima prima del casello di Grandate. Fonti di ASPI, da noi contattate, avevano precisato che le gallerie in questione non rischiano di crollare ma, per rispettare la direttiva europea, necessitano in particolare di interventi per agevolare il lavoro dei pompieri in caso di incidenti.