Le reazioni dei frontalieri agli aumenti di PostFinance

VARESE - Aumentano ulteriormente le spese di commissione per i clienti domiciliati all'estero con conto privato presso la Posta. Dal 2017 infatti le commissioni dei frontalieri passeranno dagli attuali 15 franchi mensili a 25 franchi. La notizia è stata anticipata settimana scorsa da tio.ch e, dopo che il portale Varesenews l'ha rilanciata questa mattina in apertura di sito, il malumore di diversi frontalieri con un conto PostFinance non si è fatto attendere.
"Infatti chiuderò il conto" scrive un'utente su Facebook, a cui fa subito eco un "pure io", ma c'è anche chi senza giri di parole tuona: "Che ladri!". "Non sono ladri, tutelano i loro interessi. Cosa che non fa l'Italia verso i suoi cittadini", scrive un altro internauta, aggiungendo con un velo di polemica: "Che poi solo un frontaliere su 6 è necessario all'economia svizzera, gli altri 5 sono da spedire al mittente". Insomma, già un acceso dibattito e ognuno dice la sua.
La Posta negli scorsi giorni aveva inviato una lettera a tutti i clienti residenti all'estero in cui spiegava i motivi dell'aumento del costo di gestione dei conti: "Con le nuove disposizioni legali e normative come lo scambio automatico delle informazioni (SAI) gli oneri relativi ai clienti non domiciliati in Svizzera aumentano significativamente per PostFinance", aspettandosi inoltre reazioni negative da parte dei frontalieri: "Siamo consapevoli che questo aumento della commissione susciterà malcontento. Si tratta tuttavia di un passo indispensabile per poter offrire anche in futuro operazioni transfrontaliere a condizioni sufficienti a coprire i costi". Il malcontento, come da pronostico, si è subito diffuso.