Lema: “Non c'è stato alcuno scontro con un aeromodello”

L'incidente di deltaplano di domenica è stato dovuto a un forte vento improvviso che l'ha cappottato - Il paracadute d'emergenza si è aperto e il pilota sta bene
Foto di repertorio.
Red. Online
07.05.2018 10:37

MIGLIEGLIA/LAVENO - Solo un grande spavento e nessuno scontro in volo con un aeromodello che ha abbattuto il deltaplano. Questa, in sintesi, la ricostruzione di Flavio Tebaldi, presidente del Delta Club Laveno, riguardo all'incidente accaduto ieri sul Monte Lema per cui alcuni giornali di confine parlavano, appunto, di scontro in volo fra un parapendio e un aeromodello. Il pilota, campione del mondo di specialità e associato al Delta Club, è stato tenuto in osservazione per una notte in ospedale e, stando a Tebaldi, "sta benissimo: non c'è niente di rotto". Il suo volo era partito proprio da Lavena.

Cosa sia successo esattamente ce lo ha spiegato lo stesso Tebaldi: "È stato un normale incidente di volo dovuto alle condizioni meteo. A causa di un improvviso forte vento all'altezza del Monte Lema il deltaplano si è cappottato - tecnicamente si chiama tumbling - e si è rotta la struttura. Ma il paracadute d'emergenza si è aperto correttamente e questo ha permesso di frenare la caduta del pilota".

Nessuno scontro in volo, dunque:  "Al momento dell'incidente ero in contatto radio con il pilota e un compagno di volo che si trovava sopra di lui ha visto tutto. Non c'è stato alcuno scontro". Il rischio che possa capitare è però concreto: "Per l'attività di volo libero (deltaplano e parapendio) e di volo a vela (alianti), l'attività svolta dagli aeromodellisti che frequentano il pendio del monte Lema può essere estremamente pericolosa se non effettuata rispettando le distanze di sicurezza e potrebbe avere gravi conseguenze".

In questo articolo: