«L'ex Macello rischia di diventare un rudere»

Una «cittadella della cultura» all’ex Macello? Per la Commissione della pianificazione s’ha da fare. Nel dare il proprio avallo alla variante di Piano regolatore presentata dal Municipio, la Commissione invita lo stesso Esecutivo cittadino a formulare «velocemente un intento chiaro in merito alla tempistica per la realizzazione del progetto e per le priorità di intervento». Già, perché nel rapporto dei relatori Dario Petrini (Avanti con MTL) e Carola Barchi (PLR-PVL) viene fatto notare che «la struttura versa già ora in uno stato precario; se non viene ristrutturata al più presto, rischia di diventare un rudere». Certo, molto è limitato dal dissequestro della zona più a Sud (la vicenda della sua demolizione è ancora al vaglio della Magistratura) e la Commissione auspica un ritorno alla normalità per potere avanzare con il progetto CAMPUS MATRIX. Al di là delle considerazioni strettamente pianificatorie, la Commissione invita il Municipio a verificare se tutti i contenuti previsti siano ancora d’attualità. Nel nuovo comparto, lo ricordiamo, troveranno posto attività in sinergia con quelle accademiche, quali alloggi temporanei di breve e media durata, attività culturali, didattiche, espositive ed aggregative, piccoli spazi commerciali e di artigianato.
Se da un lato il progetto legato all’ex Macello non ha incontrato opposizioni, altrettanto non si può dire della variante di PR relativa all’ex Casa anziani Castagneto, che prevede il trasferimento del fondo dai beni amministrativi a quelli patrimoniali per venderlo. Questa proposta si inserisce nei «disinvestimenti» della Città (novità sono attese a breve, ndr). La maggioranza della Commissione propone di accettare questa modifica mentre una minoranza – il rapporto di Edoardo Cappelletti (la Sinistra) è stato sottoscritto da Cristiano Canuti (la Sinistra) e Marisa Mengotti (Verdi) – vuole concedere il terreno in diritto di superficie, destinandolo a contenuti d’interesse pubblico, per esempio a favore degli anziani.