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Licenze per i tassisti a Lugano, il Municipio scalda i motori

Dopo la sentenza del TRAM che ha accolto i ricorsi contro il concorso per assegnare i nuovi permessi – La capodicastero Sicurezza conferma che l’Esecutivo intende affrontare la questione in tempi relativamente rapidi
©Chiara Zocchetti
Nico Nonella
13.10.2022 06:00

Prossima fermata, il Municipio. Ebbene sì, l’Esecutivo luganese dovrà (ri)mettere mano all’annoso dossier della gestione dei taxi sul territorio. L’ultimo capitolo di questa lunga vicenda, ne avevamo riferito sabato, lo ha scritto il Tribunale amministrativo cantonale (TRAM) nell’accogliere il ricorso inoltrato a febbraio da tre tassisti contro il bando di concorso indetto dalla Città per assegnare una cinquantina di nuove licenze. Concorso che, va da sé, è da rifare. Cosa che ha generato qualche malumore tra gli addetti ai lavori. Il presidente dell’Associazione Taxi Ticino Uniti, per esempio, ha affermato ieri a Ticinonline che «la situazione è insostenibile», auspicando «un rapido intervento da parte della Città»

«Ai piedi della scala»

Da noi raggiunta, la capodicastero Sicurezza e Spazi urbani di Lugano, Karin Valenzano Rossi, ha affermato che il Municipio intende affrontare la questione in tempi relativamente rapidi. Il concorso andrà riformulato in base alla decisione del TRAM e una riflessione andrà fatta anche sulla necessità o meno di rimettere mano all’ordinanza del 2015 che, in sintesi, aboliva la licenza taxi di tipo B – che non prevede il diritto di sosta sull’area pubblica – e manteneva unicamente la «A». Allo stato attuale, spiega ancora Valenzano Rossi, la situazione è immutata rispetto a prima: «Siamo tornati, anzi rimasti, ai piedi della scala, poiché comunque a seguito del ricorso le nuove licenze non sono mai state concesse e vige dunque lo status quo». Detto in parole povere, è come se il concorso non fosse mai esistito e la Città deve quindi ancora assegnare le nuove licenze.

Bando da riaprire

Per farlo dovrà come detto indire un nuovo bando il quale, alla luce della sentenza del TRAM, dovrà probabilmente esplicitare meglio i termini e le condizioni della prova da superare e le eventuali categorie esonerate.

Gli ultimi sviluppi

La nuova ordinanza cittadina abolisce principalmente le categorie A e B e risale al 2015. A suo tempo era stata oggetto di un ricorso, respinto dal TRAM quattro anni più tardi. Dopo la sua entrata in vigore, il 15 marzo 2021, il Comune aveva indetto il concorso per l’assegnazione delle nuove licenze, con scadenza aprile 2021. Concorso poi impugnato da tre tassisti davanti al Consiglio di Stato, e in seconda istanza, al TRAM. I ricorrenti contestavano in particolare due aspetti: il fatto che i vecchi detentori di una licenza A l’avessero mantenuta senza dover rifare la procedura da capo come tutti e la prova scritta che, a detta dei ricorrenti, non era prevista. Ora, dunque, la Città dovrà appunto (ri)mettere mano a questo intricato dossier.

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