Confine

L'Italia dice addio allo sconto sulla benzina

Il governo non ha confermato il taglio delle accise sui carburanti, comunque passato da 30 a 18 centesimi al litro a inizio dicembre dando respiro ai benzinai ticinesi
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
30.12.2022 12:09

La Legge di Bilancio per il 2023, approvata dal Consiglio dei ministri il 21 novembre 2022, ha ricevuto il via libera definitivo del Senato il 29 dicembre 2022. L’Italia, insomma, ha la sua manovra. Nello specifico, la maggior parte delle risorse verrà destinata al caro-energia (21 dei 35 miliardi totali) con tanto di «contenimento» delle bollette tramite la conferma dell’azzeramento, leggiamo sul Corsera, degli oneri generali di sistema e degli oneri per lo smantellamento del nucleare.

Il governo, tuttavia, non ha confermato una misura per il 2023: il taglio delle accise sui carburanti, che tanto ha fatto discutere da una parte e dall’altra del confine. Di conseguenza, il 31 dicembre 2022 sarà l’ultimo giorno in cui, nel Belpaese, si potrà fare il pieno beneficiando dello sconto di 18 centesimi al litro.

Il Ticino respira

Una buona notizia per i benzinai ticinesi, particolarmente colpiti dal primo marzo e fino al primo dicembre 2022, quando lo sconto in Italia era addirittura di 30 centesimi al litro. Tradotto: i frontalieri e diversi ticinesi, invece di rifornirsi in Svizzera, optavano per la soluzione più conveniente. Il dimezzamento, o quasi, del citato sconto e, parallelamente, il fatto che il prezzo nel nostro Paese fosse comunque sceso rispetto ai mesi più complicati, beh, nel frattempo aveva fatto respirare e non poco le nostre aree di servizio.

Una misura costosa

L’eliminazione dello sconto ha fatto sobbalzare le associazioni dei consumatori, fra cui Centro Consumatori Italia secondo cui – con la fine della riduzione delle accise – le spese per i trasporti su gomma aumenteranno di 5,2 miliardi di euro il prossimo anno. I rincari, sempre secondo Centro Consumatori Italia, alimenteranno pure l’inflazione che salirà dello 0,4% per via dell’aumento dei costi di trasporto merci.

Fronte Stato, va detto che una simile misura sul lungo periodo sarebbe stata – semplicemente – insostenibile. Lo scontro di 30 centesimi, ad esempio, all’Italia è costato 7,3 miliardi di euro.

I prezzi italiani

In ogni caso, i prezzi di benzina e diesel rispetto ad alcuni mesi fa sono scesi, complice il calo delle quotazioni del petrolio. Una discesa che, in parte, ha compensato l’aumento delle accise. Come riferisce il Corsera, fra il 19 e il 25 dicembre in Italia il prezzo medio nazionale della benzina verde è sceso a 1,625 euro al litro. Un valore così basso non si vedeva da giugno 2021. Anche il diesel ha toccato un minimo (1,689 euro) che non si vedeva dal 31 gennaio.

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