Locarno si trasforma in città delle chitarre

LOCARNO - CITY OF GUITARS si preannuncia come un evento più unico che raro che per un weekend trasformerà Locarno in una vera e propria città delle chitarre. Il 22 e il 23 settembre saranno ospitati in Piazza Grande, dove la partecipazione è gratuita, alcuni dei più talentuosi chitarristi del mondo i quali non si limiteranno soltanto a esibirsi sul palco, dando sfoggio delle loro abilità con le sei corde, ma saranno a disposizione del pubblico raccontando aneddoti e retroscena delle loro carriere e proponendo esclusivi incontri dove insegneranno alcuni trucchi del mestiere a chi vuole migliorare la propria tecnica e le proprie capacità compositive. Questi alcuni dei nomi che compongono il ricchissimo cast di questa manifestazione: Luca Colombo, Massimo Varini, Massimo Luca (che ha suonato con i principali cantautori e artisti italiani), Stef Burns (con Vasco Rossi in una dozzina di album), Federico Poggipollini (chitarrista di Ligabue), Billy Gibbons degli ZZ TOP, Jean-Paul "Bluey" Maunick e Francisco Sales degli Incognito, Nic Cester dei Jet, Gretchen Menn, Alex Britti, Maurizio Solieri, Luca Stricagnoli e Vic Vergeat.Non mancheranno nomi meno noti al grande pubblico ma di grande valore artistico come il chitarrista e compositore di Crotone, Renato Caruso che presenterà i brani estratti dal suo nuovo album solo guitar "Pitagora pensaci tu" ed eseguirà alcune delle più belle cover dei maggiori chitarristi e autori della storia della musica italiana e internazionale, accompagnato dalla cantautrice milanese Lene. Da "Desafinado" e "Garota de Ipanema" di Carlos Jobim, passando per "Estate" di Bruno Martino o "Rosalina" di Fabio Concato, fino ad arrivare a "Quando" e "Sicily" di Pino Daniele, il concerto sarà un viaggio immaginario nella musica alla scoperta del mondo eclettico e versatile di Renato Caruso, in cui la bossa nova si mescola alle melodie orientali o la melodia classica si unisce al blues, dando vita a composizioni originali e particolari.«È un grande onore far parte di una rosa di chitarristi che per me hanno significato molto. Ho imparato a suonare questo strumento proprio seguendo le loro orme – dichiara Renato Caruso in merito alla sua partecipazione al festival – condividere lo stesso palco con tanti grandi artisti sarà un momento molto emozionante per un chitarrista come me che ha fatto delle sei corde la propria vocazione».Realizzando questo album ha voluto soprattutto rendere omaggio alle sue origini e alla storia della sua città, ma anche alla figura del celebre matematico che è po' una sorta anche di ispirazione per lui. Renato Caruso, infatti, oltre ad essere un musicista è anche un grandissimo appassionato di scienza, matematica e filosofia. Ha persino insegnato informatica in alcune scuole, quindi siamo di fronte a un personaggio molto particolare e pieno di sfaccettature poiché convivono in lui tanto una parte molto razionale e scientifica legata alla matematica, al calcolo, quanto una parte legata all'irrazionale, alla musica.Si e? esibito con Ron, i Dik Dik, Red Ronnie e Fabio Concato; ha organizzato stage per Biagio Antonacci e Ornella Vanoni. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo libro "LA MI RE MI", edito da Europa Edizioni, dedicato a Pino Daniele, un breve saggio-discorso sulla musica in cui l'autore esplora alcune questioni fondamentali: dal mezzo fisico di propagazione del suono alla qualità materiale degli strumenti, dalla diversità? delle culture musicali all'intreccio innovativo con le tecnologie informatiche. Attualmente lavora presso diverse accademie come docente di chitarra classica, acustica, T&S, informatica musicale e sta lavorando alla pubblicazione di un nuovo libro. Viene definito l'inventore del genere musicale "Fujabocla" che mescola vari stili musicali tra cui il funk, il jazz, la bossa nova e la classica.