Lugano, via la manager dei congressi

Lugano Turismo non ha rinnovato il contratto a Silvana Redemagni - Il direttore: "Cambia la strategia" - Lei: "Delusa"
Il Congresso internazionale sui linfomi è il maggiore evento del settore tenutosi finora a Lugano
Giorgia Reclari
26.01.2016 05:08

CONGRESSI - Cambiamenti di strategia in vista nel settore congressuale a Lugano, in particolare per Lugano MICE, (meeting, incentive, conference, exhibition), il Convention Bureau incaricato di promuovere il settore: alla direttrice Silvana Redemagni non è stato rinnovato il contratto e la carica è stata affidata (ad interim) a Sebastiano Lurati. Lugano MICE era stato costituito nel 2013 in collaborazione tra Città, Lugano Turismo e albergatori - con la volontà di investire nel turismo congressuale - e affidato a Redemagni, manager di lunga esperienza nel marketing (in precedenza è stata responsabile vendita e marketing del gruppo alberghiero Tessal Sa e ancor prima responsabile MICE e mercati esteri per Ticino Turismo).

Ora Lugano Turismo ha deciso di cambiare. «Non abbiamo ritenuto che fosse strategicamente utile rinnovare il contratto perché nel frattempo è stata creata la figura del direttore marketing, che entrerà in carica a breve e volevamo evitare che ci fossero sovrapposizioni» spiega Alessandro Stella, direttore di Lugano Turismo. Il team MICE sarà quindi ora direttamente sotto il nuovo direttore e sarà gestito da un project manager. «Con questa mossa non vogliamo relegare in secondo piano il settore congressuale - assicura Stella - ma abbiamo ritenuto che non fosse più necessaria una figura così importante per gestirlo». Cambia anche il mercato su cui puntare, che sarà limitato soprattutto al territorio nazionale. «Il project manager avrà il compito di cercare di acquisire aziende con sede in Svizzera che possano essere interessate a svolgere congressi e simposi a Lugano». Non un ridimensionamento delle ambizioni ma un realistico riorientamento, assicura il direttore: «Ci siamo resi conto che andare all'estero comporta investimenti troppo onerosi rispetto a quanto si ottiene».

Una posizione non condivisa dall'ex direttrice, cui l'interruzione del rapporto di lavoro ha lasciato un senso di sconfitta professionale, perdita di tempo e di soldi e ha pure creato sorpresa nell'ambiente: «Anche oltre Gottardo, da Svizzera Turismo agli operatori e clienti MICE, si sono chiesti il motivo di questa decisione» rivela dicendosi sicura del suo operato: «Avevo portato un portafoglio clienti e un network internazionale, ho concretizzato unitamente ai colleghi del Palazzo dei Congressi almeno tre congressi internazionali e cinque nazionali; ho presentato un progetto che necessitava un respiro di almeno 3-5 anni per permettere a Lugano di rientrare a far parte dei "giochi", perché in questo ambito è importante essere credibili e pianificare sul lungo termine». Il problema, incalza, «è che si fa fatica a pensare al dopo, la politica guarda sempre all'adesso, ma per poter raccogliere bisogna seminare per tempo e lavorare sodo».