«Lugano-Zurigo: agli agenti di Polizia sono stati dati panini ammuffiti?»

Panini «in evidente stato di deterioramento». In alcuni casi, addirittura, «ammuffiti». Eccolo, secondo quanto riportato da alcune testimonianze, il pasto fornito agli agenti di Polizia che, sabato, hanno garantito il mantenimento dell'ordine pubblico in occasione della partita di Super League fra Lugano e Zurigo, vinta dai bianconeri per 1-0. Qualora «tali circostanze venissero confermate», si legge in un'interpellanza presentata da Giovanni Capoferri, deputato in Gran Consiglio del Centro, «si tratterebbe di un fatto grave e inaccettabile, che denota una mancanza di rispetto e di attenzione nei confronti di personale chiamato a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in contesti complessi e spesso ad alto rischio».
E ancora: gli agenti impegnati in tali servizi «meritano condizioni dignitose e un trattamento adeguato sotto ogni aspetto, compreso quello logistico e alimentare». Episodi di questo tipo, prosegue Capoferri, «rischiano di minare il morale e la fiducia del Corpo di Polizia, e pongono interrogativi sull’organizzazione e sulla gestione dei servizi di supporto durante eventi pubblici».
L'episodio, sottolinea Capoferri, solleva preoccupazioni a più livelli. In primis, sul piano della salute e della sicurezza del personale di polizia: «È inaccettabile che durante un servizio operativo, spesso prolungato e impegnativo, gli agenti ricevano alimenti potenzialmente nocivi. È necessario accertare con urgenza se siano stati rispettati i requisiti igienico-sanitari e le procedure di controllo dei fornitori». Quindi, il deputato si concentra sulla dignità e sulle condizioni di lavoro del personale: «L’episodio denota una possibile mancanza di rispetto per il personale impegnato in un servizio pubblico delicato. Ciò potrebbe avere un impatto negativo sul morale e sulla fiducia nei confronti dell’amministrazione». Terzo punto, le responsabilità amministrative e contrattuali: «È opportuno chiarire rapidamente se si tratti di un episodio isolato o di una falla sistemica nella gestione delle forniture alimentari ai corpi di polizia, verificando le responsabilità dei soggetti coinvolti (fornitore, logistica, supervisione interna)». Infine, c'è anche un discorso di immagine delle istituzioni cantonali e di tutela della stessa: «La notizia ha suscitato sconcerto e potenziale danno reputazionale. Un chiarimento tempestivo da parte del Consiglio di Stato è necessario per ristabilire fiducia e trasparenza».
Per questi motivi, Capoferri nel rivolgersi, con urgenza, al Consiglio di Stato chiede:
1. Conferma dei fatti: il Consiglio di Stato è a conoscenza dell’episodio riguardante la distribuzione di panini in cattivo stato agli agenti in servizio durante la partita Lugano–Zurigo?
2. Responsabilità: chi è responsabile dell’approvvigionamento e della qualità dei pasti forniti agli agenti durante tali eventi? Si tratta di un servizio interno, esternalizzato o affidato a terzi? Quando sono stati confezionati i panini in questione?
3. Controlli di qualità: quali controlli vengono attualmente effettuati per garantire la salubrità e la qualità dei pasti destinati al personale di polizia in servizio?
4. Eventuali misure correttive: Il Consiglio di Stato intende avviare accertamenti o adottare misure concrete per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro?
5. Tutela del personale: ritiene il Consiglio di Stato che simili episodi possano compromettere la motivazione e la dignità del personale di polizia? Quali misure intende promuovere per rafforzare il riconoscimento e il rispetto dovuti agli agenti impegnati nel mantenimento dell’ordine pubblico?
6. Gli agenti hanno potuto esporre le indennità di pasto visto quanto ricevuto?