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Ma che freddo fa in Ticino? «Per il cambio di guardaroba è meglio aspettare»

Sono giornate (quasi) invernali quelle che stiamo vivendo – Facciamo il punto con Luca Panziera di MeteoSvizzera
© CdT/Archivio
Marcello Pelizzari
23.04.2024 17:30

Il termometro, da giorni, sembra tarato male. No, le temperature non possono essere così basse. Non ad aprile inoltrato. E invece sì, è tutto vero: chi aveva già varato il mitico cambio di guardaroba, improvvisamente, si è riscoperto nudo. E impotente di fronte all'ondata di freddo arrivata dall'Artico. Oggi, per dire, le minime fra Chiasso, Lugano e Bellinzona non andavano oltre i 5 gradi. E le massime erano tutte situate fra i 13 e i 15 gradi. Un mezzo disastro, per chi – magari – sognava un pranzo all'aperto con il sole in fronte. Le cose andranno leggermente meglio domani e giovedì, ma poi tornerà l'acqua. Non solo, per ritrovare il cosiddetto clima primaverile bisognerà aspettare ancora un po'. Già, ma quanto? Lo abbiamo chiesto a Luca Panziera di MeteoSvizzera.

«Se prendiamo come parametro unicamente le temperature – afferma il nostro interlocutore – allora possiamo dire che, piano piano, aumenteranno. Già domani, per dire, arriveremo attorno ai 16-17 gradi. Idem giovedì. Da venerdì, tuttavia, avremo di nuovo acqua. E quindi anche le temperature torneranno a calare. La sensazione, quindi, sarà quella di tempo freddo». Non finisce qui, perché MeteoSvizzera ora come ora non è in grado di stabilire con certezza quando la primavera, finalmente, sboccerà. «È difficile, sì, anche perché gran parte della prossima settimana, da quanto vediamo, sarà umida» ribadisce Panziera. 

La panoramica, insomma, non scalda i cuori. «Più in avanti ritroveremo temperature attorno ai 20 gradi, ma non sono temperature che uno si potrebbe aspettare a fine aprile». Panziera, con buona pace di chi l'ha già fatto, concorda: «Per il cambio del guardaroba, il mio consiglio è di aspettare». Tradotto: all'orizzonte non si intravede un aumento, marcato, delle temperature. 

Dicevamo dell'ondata di freddo giunta dall'Artico. L'arrivo alle nostre latitudini è stato favorito da condizioni di bassa pressione nell’Europa occidentale. Il fronte d’aria artica, così, ha raggiunto anche la zona del Mediterraneo. «Questo afflusso di aria polare – dice Panziera – era cominciato già la scorsa settimana, creando una zona di bassa pressione sul Nord Italia. Oltre al freddo, in Ticino è arrivato anche l'umido». Ma quanto è raro un evento del genere, appunto, ad aprile inoltrato? «Di per sé non è raro, è normale anche per la primavera. Il fatto, piuttosto, è che si è verificato dopo uno sbalzo termico o, meglio, un periodo caldo marcato come quello che avevamo fino a una decina di giorni fa. Già ieri, tornando alle temperature, eravamo fra i 5 e i 7 gradi al di sotto della norma. Quindi sì, possiamo davvero parlare di giornate fredde e non di semplici sensazioni».

Nell'attesa del caldo, è interessante notare come le temperature registrate in questi giorni siano degne di nota: la massima di -2,6 gradi a Cimetta, ieri, a 1.661 metri sopra il livello del mare, è il quarto valore più basso per il mese di aprile dal 1982 a oggi. In ogni caso, MeteoSvizzera nel proprio blog ha spiegato che, grazie agli eccessi verso l'alto di inizio mese, verosimilmente aprile 2024 finirà in linea con la cosiddetta norma climatologica. Addirittura con un leggero scarto positivo. Di più, per l'anno in corso a oggi lo scarto si situa attorno a +1,8 gradi oltre la norma.

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