Mendrisio

Macellaio, nafta, WC e topi: anche la Città ha le sue spese

La gestione corrente di un Comune non è fatta solo di grandi investimenti: per la vita quotidiana ci sono pure le spese vive
Stefano Lippmann
17.03.2022 06:00

Un Comune, si sa, deve far fronte a numerose spese. I servizi erogati alla popolazione hanno evidentemente un costo, così come la macchina amministrativa che muove tutto l’apparato istituzionale. Ci sono i dipendenti ai quali versare lo stipendio, i macchinari e gli strumenti per tutti gli operai. O ancora gli investimenti che un Comune ogni anno pianifica. Senza dimenticare i progetti che vengono sviluppati. Ogni Comune, in un certo qual modo, ha anche le sue «grandi opere». Ma non solo. Già, perché le istituzioni hanno pure delle fatture – se vogliamo meno note – alle quali far fronte. Negli scorsi giorni il Municipio di Mendrisio ha pubblicato la lista delle commesse dell’anno scorso, quelle aggiudicate su invito o incarico diretto, con importi superiori ai 5.000 franchi. Oltre alle spese, diciamo così, più prevedibili; ve ne sono tante altre e hanno anch’esse una certa importanza (e rilevanza, pure finanziaria). Sapete quanto costano gli alimenti necessari alle mense scolastiche? Chi mantiene puliti i bagni pubblici degli autosili quanto viene pagato? E l’agente di sicurezza chiamato a monitorare un’area? Quanto si spende per i riscaldamenti degli istituti scolastici? E il prezzo della carta utilizzata per le elezioni? Una risposta, in tal senso, può fornirla la lista delle commesse su incarico diretto (e che, quindi, non sono state sottoposte a un bando di concorso pubblico).

Dall’igiene ai rifiuti
Affinché i servizi igienici pubblici degli autosili comunali, di Villa Argentina e del parcheggio al Campus Supsi siano «presentabili», la Città nel 2021 ha pagato 39.720 franchi a una ditta specializzata. Decine di migliaia di franchi, insomma, per permettere ai cittadini di far fronte alle loro «urgenze» garantendo un certo decoro e una certa pulizia. Rimanendo in tema «bisogni», nel marzo dello scorso anno il Comune ha pagato una fattura da 20.292 franchi per la fornitura di due box wc per la pista di skater a Capolago. Un prezzo da pagare l’hanno anche i rifiuti. Non parliamo del costo del sacco o delle tasse con le quali un cittadino è chiamato a contribuire, ma di questioni assai più pratiche. Quasi 20.000 franchi sono serviti per incaricare una ditta di Lamone affinché effettuasse il servizio di lavaggio e disinfezione dei contenitori interrati e seminterrati nei quartieri di Besazio, Genestrerio, Ligornetto, Mendrisio, Salorino e Tremona. Quattro cestini portarifiuti da posizionare alla fermata del bus Mendrisio-Pensilina sono invece stati fatturati 5.706 franchi. Dodicimila ne sono invece stati spesi per il noleggio del container provvisorio necessario alla raccolta di carcasse animali (compreso l’abbonamento di manutenzione e pulizia). Non vanno dimenticati anche gli interventi di disinfestazione e derattizzazione effettuati in tutto il comprensorio: fattura da oltre 24.000 franchi.

L’istruzione ha il suo prezzo
Anche l’istruzione ha i suoi costi. Lo sanno bene le famiglie con i figli agli studi (magari all’università) e lo sa bene anche la Città, soprattutto per quel che riguarda le spese correnti. Il servizio mensa ne è solo un esempio. A un macellaio di Mendrisio è stata commissionata la fornitura di carne per un totale di 19.379 franchi. A un altro, altrettanto conosciuto nel Borgo, 12.626. A una ditta di catering di Arzo, invece, sono stati corrisposti oltre 22 mila franchi (per due anni) per la fornitura del servizio mensa per gli allievi della scuola elementare del quartiere. Ai quali si aggiungono 9.625 franchi per la fornitura di alimenti per le varie sezioni della scuola dell’infanzia. In piena emergenza pandemica, inoltre, a marzo 2021 l’Esecutivo ha deciso di fornire ai maestri delle elementari di Mendrisio 20 notebook: una spesa di 17.300 franchi. Comune, e scuole, attive anche nella lotta ai vandalismi: oltre 8.000 franchi sono stati pagati per il trattamento antigraffiti dei muri delle elementari di Arzo. E, per finire, i riscaldamenti: la Città ha speso quasi 40 mila franchi per l’olio combustibile – la nafta – affinché le scuole e gli asili di Rancate, Meride e Ligornetto (oltre alle case comunali di Salorino e Meride) fossero adeguatamente calde.

Le grandi commesse...
Per quel che concerne il volume finanziario delle commesse, ce ne sono due che hanno superato il milione di franchi. Un milione e 64 mila franchi sono stati pagati alla PubliBike di Berna per implementare il servizio di bikesharing: il progetto di condivisione delle biciclette che ha portato alla creazione di 20 postazioni (con biciclette elettriche e muscolari) sparse sul territorio comunale. Un milione e 48 mila franchi si sono stati necessari, invece, per le opere da impresario costruttore in via Laveggio Superiore a Mendrisio.

...e quelle «speciali»
Nel lungo elenco di commesse vi sono anche quelle che potremmo definire speciali, vuoi per la singolarità o per la peculiarità. Tra queste vi sono, ai nostri occhi, quelle per le elezioni. Non campagna elettorale, ci mancherebbe, ma spese pratiche. La stampa del materiale di voto e delle carte di legittimazione per gli appuntamenti elettorali (oltre alle buste per diversi servizi) ha generato un costo di oltre 28 mila franchi. Tra le particolarità, infine, balzano all’occhio i 6.400 franchi impiegati per la realizzazione del logo delle AIM, 18.000 per la nuova insegna del Museo d’arte di Mendrisio, i 18.500 per dare alla Polizia comunale un macchina incartatrice di moneta e oltre 5.000 franchi per la sostituzione della pedana da ballo per le manifestazioni.