Chiasso

Malessere tra il personale: «A che punto siamo?»

Un’interpellanza de Il Centro porta in Consiglio comunale, a distanza di mesi, la questione del malessere diffuso tra i dipendenti all’interno delle case per anziani della cittadina Criticità emerse da uno studio effettuato dal Laboratorio di psicopatologia del lavoro
© Ti-Press/Benedetto Galli
Stefano Lippmann
05.12.2022 06:00

Si preannuncia una seduta intensa, che a tratti potrebbe anche essere animata. C’è tanta carne al fuoco all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di Chiasso, previsto il 19 dicembre. Si parlerà del Preventivo e annessa proposta di abbassare il moltiplicatore d’imposta di due punti percentuali (e non tutte le forze politiche sono favorevoli) e ci si esprimerà sulla richiesta di un credito milionario per costruire (sulle ceneri del vecchio) la nuova sede dell’Ufficio tecnico comunale. Ma non solo: i membri del Legislativo dovranno anche esprimersi sulla richiesta – formulata dall’Esecutivo – di stare in lite nei confronti del Football Club Chiasso: società che ha uno scoperto, nei confronti del Comune, di quasi 123.000 franchi. E poi, non è da escludere che si arrivi ad affrontare il tema «casa anziani». La radiografia effettuata dal Laboratorio di psicopatologia del lavoro ha fatto emergere diverse problemi legati al clima di lavoro all’interno degli Istituti sociali di Chiasso. Un malessere generale che ora – a distanza di diversi mesi – approda finalmente in Consiglio comunale. Questo grazie a un’interpellanza inoltrata dal gruppo de Il Centro, firmata da Amedeo Mapelli. Nel documento – intitolata «Istituti sociali di Chiasso: quale benessere?» – il gruppo ex PPD chiede infatti cosa sia stato fatto in questi mesi per cercare di riparare alle osservazioni critiche menzionate dall’analisi del Laboratorio. Mapelli, innanzitutto, ricorda che «il documento ha confermato i forti disagi esistenti tra le lavoratrici e i lavoratori in particolare degli istituti per anziani».

«Immobilismo politico»

E, rammenta, il Municipio «non ha voluto condividere l’intero Rapporto con l’organo Legislativo poiché – come confermato dalla Sezione degli Enti locale – la gestione del personale è competenza dell’Esecutivo e pertanto il rapporto in cui vi sono considerazioni di dettaglio sul personale non sono divulgabili». Allo stesso tempo, però, l’interpellante evidenzia che «in qualità di rappresentanti della cittadinanza chiassese non possiamo sottrarci dal chiedere ulteriori informazioni sui fatti e, nel contempo, preoccuparci per l’immobilismo politico dinnanzi a una situazione oggettivamente grave».

«Lacune grossolane»

Nell’interpellanza si evidenziano anche le cause – identificate dal Laboratorio di psicopatologia del lavoro – che hanno portato al malessere. Si parla di «lacune grossolano nello stile di conduzione – considerata l’area più critica – poiché i collaboratori lamentano di non essere ascoltati». Si evidenzia inoltre che «la Direzione non si impegnano a sufficienza nell’ambito dell’integrità del personale» visto che la comunicazione nella struttura risulta «difettosa e irrispettosa ed i collaboratori si sentono discriminati per elementi legati all’età o al genere». Mapelli e il gruppo in Consiglio comunale riportano, inoltre, che gli interventi per correggere comportamenti scorretti «appaiono inadeguati». Non si nasconde, infine, la preoccupazione che «alcuni dipendenti, a causa della condizioni di salute, hanno pensati di cambiare datore di lavoro».

Quali cambiamenti?

Il rapporto stilato dal Laboratorio, oltre ad evidenziare le criticità, ha pure elencato alcune proposte di cambiamenti da apportare nella gestione degli Istituti sociali. Misure a breve, medio e lungo termine. Ecco, dunque, le domande contenute nell’interpellanza: «Quali cambiamenti, suggeriti all’interno del Rapporto, sono stati finora apportati?». Allo stesso tempo si chiede quali siano le tempistiche adottate per le misure a medio e lungo termine e, proprio nell’ambito di quest’ultime, quali siano già state implementate e quali sono in via di implementazione.

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