Massagno, c'è la sindaca (per due mesi)

No, a Massagno non si verificherà un evento elettorale più unico che raro in Ticino: l’elezione del sindaco una settimana prima delle elezioni comunali «ufficiali» del 14 aprile. Con il rischio, ne avevamo riferito lo scorso 30 gennaio, di ritrovarsi un sindaco in carica per una manciata di giorni.
Dopo che l’Esecutivo, lunedì, era stato completato con l’entrata in carica di Anke van der Mei Lombardi al posto del dimissionario Giovanni Bruschetti, era necessario per legge designare un sindaco. Come? O proponendo dei nomi tra i municipali in carica (e quindi tramite votazione), oppure con le elezioni tacite (un solo candidato). Oppure ancora chiedendo una deroga alla SEL per mantenere lo statu quo.
Ebbene, come reso noto in serata dal PLR, la sezione non ha sollecitato il vicesindaco (e attuale sindaco ad interim) Fabio Nicoli a candidarsi per quest’ultimo scorcio di legislatura. Il Centro, partito di maggioranza con 4 municipali e che deteneva il sindacato con Bruschetti, ha invece proposto un nome: quello della la capodicastero Socialità e salute pubblica Simona Rusconi, che entrerà in carica lunedì.
E dai liberali radicali non è mancata una stoccata ai rappresentanti del Centro. La sezione, si legge in una nota stampa, «ritiene che un ballottaggio a poche settimane dalle elezioni sarebbe un atto di irresponsabilità politica. D’opinione diversa Il Centro, che ha voluto avviare la procedura per l’elezione di un sindaco provvisorio». Per il PLR «sarebbe stato più opportuno privilegiare la continuità dell’attuale assetto».
