McLaren 720S, un'auto selvaggia che regala prestazioni da brivido

ROMA - Ci si cala come in una navicella spaziale (comodissima) e la si indossa come un vestito cucito su misura: e si entra subito in una dimensione futuristica. Stiamo parlando della nuova McLaren 720S, la supercar (alcuni la definiscono hypercar) che rappresenta la seconda generazione delle Super Series della casa britannica. Colpisce subito la linea aerodinamica: un aspetto che ha curato l'ingegnere aerospaziale Emilio Scervo che ha alle spalle una lunga esperienza avendo lavorato per Ferrari e AMG. L'ingegnere ha le idee chiare in materia di aerodinamica: si tratta, infatti, di uno dei punti forti della 720S. Lo scopriano appena ci mettiamo alla guida sulle strade attorno a Roma, e soprattutto, sulla pista di Vallelunga. «Per noi, l'incubo, è il peso» dice Scervo. Infatti, tutto è stato curato nei minimi particolari per ridurre al minimo il peso (è di 1.283 kg).«La Super Series rappresenta l'equilibrio tra performance estreme, lusso artigianale e ineguagliabile coinvolgimento del guidatore che sono gli elementi portanti del brand McLaren: prestazioni, esclusività ed eleganza creata su misura e un esperienza di guida senza uguali. Questa è la prima volta che ci apprestiamo a sostituire una famiglia di prodotti e la nuova Super Series sarà assolutamente in linea con lo spirito pioneristico di McLaren essendo un salto in avanti rivoluzionario per il segmento delle supercar», parola di Mike Flewitt, CEO di McLaren Automotive. Eccola dunque, la nuovissima McLaren 720S: non si tratta soltanto della sostituta della 650S. «La 720S è un nuovo capitolo nell'evoluzione del linguaggio del design di McLaren; ha proporzioni perfette che fanno sì che il nostro pilastro principale del design «Tutto ha una ragione» si trasformi in un unico linguaggio; autentico, sofisticato e avvolto aerodinamicamente» aggiunge il responsabile disegner Rob Melville. Insomma, si punta in alto e si guarda lontano. La competenza di McLaren in fatto di strutture in fibra di carbonio – ogni vettura realizzata dal costruttore britannico sin dalla prima McLaren F1 nel 1993 è sempre stata in fibra di carbonio – è alla base della costruzione della 720S. Questa tecnologia garantisce una forza estrema e una rigidità alla torsione del telaio superleggero, una qualità ideale per qualsiasi supercar. La forma della carrozzeria, snella e scolpita crea subito un'inconfondibile silhouette, che tra l'altro non passa inosservata.La nuova ala posteriore che equipaggia la 720S, si sviluppa su tutta la lunghezza del posteriore con un profilo aerodinamico che garantisce il 30% in più di deportanza rispetto a quello della 650S Coupé: un contributo per le frenate. La visibilità è eccezionale e si sviluppa su oltre 300 gradi, mentre il motore biturbo fa da piacevole colonna sonora con i suoi 720 CV sempre pronti a scalpitare. Il cambio a sette marce è rapidissimo. Insomma, tutto è stato concepito per offrire il massimo piacere a conducente e passeggero.Prima di effettuare alcuni giri sulla pista di Vallelunga i piloti della McLaren spiegano le caratteristiche tecniche del circuito che, effettivamente, è piuttosto tecnico. Quattro bolidi per volta effettuano una serie di giri, dapprima un esperto pilota illustra le traiettorie da seguire. Poi tocca a noi. La 720S, a briglia sciolta, mostra, finalmente, tutto il suo carattere. La potenza è esplosiva: le accelerazioni ti schiacciano contro il sedile e le frenate sono violente quanto stabili. Chiediamo al pilota di fare un «vero» giro di gara. Sorride. Soddisfatto della richiesta. Si entra un'altra dimensione. La guida diventa spaventosamente aggressiva, più accelera, più la 720S sembra incollata all'asfalto: la guida è stupefacente, da brivido. Nelle staccate si viene proiettati in avanti (per fortuna le cinture di sicurezza sono tese al massimo). Le derapate controllate offrono emozioni a non finire: le sensazioni sono simili a quelle che si percepiscono durante un volo acrobatico, l'unica differenza (sostanziale) è che tutto si svolge a pochi centimetri da terra. È dopo aver concluso queste evoluzioni che le spiegazioni del capo ingegnere Emilio Scervo, diventano più chiare: la caratteristica principale della 720S è quella di assicurare un'impressione forte e coinvolgente a chi si mette al volante, il piacere di guida e il cosiddetto «tarmac feeling», cioè la percezione fisica del contatto con il manto stradale. Obiettivo raggiunto. La sfida alle altre supercar è lanciata.Il prezzo parte da 267.720 franchi.