Muro dell’azienda crollato, interrogativi ancora aperti

L’area è stata parzialmente sistemata, ma i segni del crollo sono ancora visibili. È passato più di un mese e mezzo dal 5 settembre, giorni in cui il muro di una ditta di Rancate – alto diversi metri – ha ceduto. Per fortuna n quel preciso istante nessuno si trovava nei paraggi e l’evento non ha fatto registrare feriti. Alcuni danni, invece, li ha riportati l’abitazione che si trova a pochi metri di distanza: sono risultati danneggiati il grottino e il porticato esterno, oltre a una porzione del giardino. Sono passate diverse settimane, come detto, ma diversi interrogativi sono ancora in sospeso. Domande che il consigliere comunale Marco Tela (PLR), ha deciso di rivolgere al Municipio di Mendrisio tramite un’interpellanza inoltrata negli scorsi giorni. Tela ripercorre il «cedimento di una porzione del muro perimetrale della ditta situata in via San Giovanni»: blocchi di cemento che sono finiti «su una strada comunale» e danneggiando parzialmente – come detto – «una proprietà adiacente». Secondo alcune testimonianze – riporta ancora Tela – «poco prima del cedimento erano presenti operai cantonali impegnati in lavori di manutenzione lungo il pendio della semiautostrada». Insomma, «il dramma è stato sfiorato per pochi istanti». Prima di porre alcune domande all’Esecutivo, il Consigliere comunale specifica che «il muro in questione è stato costruito nel 2019 a seguito di una perizia fonica del 2017, con funzione di barriera acustica». Constata altresì che «a ridosso del muro è visibile un deposito di terra che potrebbe aver influito sulla stabilità della struttura» e, inoltre, sottolinea che «la Polizia comunale è intervenuta sul posto».
«Chiarimento trasparente»
Con l’interpellanza inoltrata al Municipio della città, il membro del Legislativo intende «sollecitare un chiarimento pubblico e trasparente su quanto accaduto, affinché siano tutelati i cittadini e la sicurezza del territorio». Da qui, dunque, la serie di domande. Tela chiede innanzitutto quali siano le cause del cedimento del muro e se il comune abbia ricevuto segnalazioni o richieste di intervento in merito alla stabilità del muro prima del crollo. Inoltre: «Sono state effettuate verifiche tecniche o sopralluoghi da parte degli uffici comunali o cantonali negli ultimi anni per vigilare il rispetto delle regole edilizie?». Quesiti vengono posti anche per quanto riguarda il materiale presente a ridosso della barriera: il deposito di terra a ridosso del muro (barriera fonica) era conforme alle normative vigenti? Lo stesso era stato autorizzato? Infine: «Sono previste eventuali azioni di risarcimento per i proprietari dei mappali adiacenti?».
Allo stato attuale non è dato sapere se gli approfondimenti effettuati abbiano portato alla luce eventuali negligenze o responsabilità che potrebbero sfociare anche nell’apertura di un’inchiesta. Stando a nostre informazioni al momento non sarebbe giunta alcuna segnalazione al Ministero pubblico.
