Nadia Ghisolfi ribatte: «Lugano è casa mia»

Non sono andate giù alla granconsigliera PPD Nadia Ghisolfi le dichiarazioni di Sara Beretta Piccoli sul suo conto. La Ghisolfi, scelta dall’assemblea dei popolari democratici come candidata al Municipio di Lugano lo scorso venerdì, è stata definita dalla consigliera comunale (rimasta fuori dalla corsa all’Esecutivo) «oggettivamente non rappresentativa della città». In uno scritto inviato al Corriere del Ticino (la versione completa è pubblicata sul quotidiano di oggi a pagina 11), la granconsigliera si racconta spiegando le motivazioni che l’hanno spinta a trasferirsi a Lugano. «Da dieci mesi Lugano è la mia casa. Una scelta fatta per motivi prettamente personali, una scelta fatta con il cuore e non con la testa. Dieci mesi, non un mese come vogliono fare credere alcuni, mal informati o, peggio ancora, in malafede», dice.
Da 10 anni lavora nel Luganese come responsabile del sindacato Transfair: «Una gran parte dei nostri associati che quotidianamente incontro vive e lavora a Lugano, e le problematiche e le priorità con le quali mi sono confrontata per difenderli e rappresentarli sono quelle dei luganesi, o meglio, dei miei concittadini. Sono queste esperienze lavorative e di vita ad avermi fatto decidere di candidarmi al Municipio, convinta che il mio impegno e la mia passione possano aiutare a migliorare la comunità dove vivo. Un impegno e una passione ben più forti delle illazioni su di me lette in queste giorni, come quelle di Sara Beretta Piccoli, la quale mi accusa di non essere rappresentativa, di non conoscere la città nella quale lavoro e vivo da tempo: Lugano, città più importante del cantone, ha evidentemente un importante ruolo anche nei temi che vengono trattati a livello cantonale in Gran Consiglio, dove sono attiva da 12 anni». Infine, Ghisolfi dice di «capire l’amarezza e la delusione» (Beretta Piccoli è stata esclusa dalla lista PPD in Municipio), «ma mettere in dubbio la mia rappresentatività offende non solo la sottoscritta, ma anche chi ha deciso di sostenermi lo scorso venerdì 17 gennaio in assemblea». Amara la sua conclusione: «Ho sempre difeso e sostenuto Sara, anche perché come donne, attive anche nell’Associazione donne del partito, ci siamo sempre dette di sostenerci a vicenda, e coerentemente l’ho sempre non solo detto ma anche fatto. Prendo atto che la lealtà e la correttezza già nella vita di tutti i giorni sono merce sempre più rara, figurarsi in politica».
Intanto, come anticipato ieri, il futuro di Sara Beretta Piccoli in politica non sarà con il PPD. Stando a nostre informazioni la consigliera comunale potrebbe essere in lista con i Verdi sia per l’Esecutivo che per il Legislativo di Lugano. Il coordinatore dei Verdi Nicola Schoenenberger, da noi contattato, non ha voluto commentare la notizia limitandosi a dire che le liste verranno presentate venerdì 24 gennaio.