Referendum

Niente da fare per la sala multiuso di Rovio

Bocciato il progetto del Municipio di Val Mara che voleva spendere 990.000 franchi per ristrutturare lo stabile in piazza Fontana
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Lugano
03.03.2024 13:40

I cittadini di Val Mara hanno deciso che no, non vale la pena spendere 990 mila franchi per ristrutturare la sala multiuso in piazza Fontana a Rovio. Dalle urne è uscita una volontà chiara, che non è quella del Municipio interessato, tra le altre cose, a mettere sotto lo stesso tetto vari servizi comunali. Con 688 contrari e 346 favorevoli, la maggioranza dei cittadini ha deciso di sposare la tesi sostenuta dal comitato contrario secondo il quale il progetto ha un costo spropositato per la destinazione che si vuole dare allo stabile. Tradotto: meglio utilizzare le risorse pubbliche per progetti più importanti.

È stato un voto storico, quello odierno. Perché si tratta del primo referendum nella storia del Comune nato dalla fusione fra Maroggia, Melano e Rovio. Ma anche perché storico è il valore dell’edificio, costruito alla fine dell’Ottocento e utilizzato negli anni come ufficio postale, scuola, sede del Consiglio comunale, sportello sociale e più recentemente come spazio per riunioni, incontri e matrimoni. La ristrutturazione della sala multiuso di Rovio aveva un duplice obiettivo: mettere sotto lo stesso tetto i servizi finanziari, il servizio sociale e lo sportello multifunzionale, e offrire spazi alle associazioni. A lanciare il referendum era stato un gruppo di cittadini, per «segnalare al Municipio e al Consiglio comunale che il progetto approvato lo scorso 25 settembre è spropositato per la destinazione che si vuole dare allo stabile». Erano stati 285 i cittadini che avevano sottoscritto il referendum, convinti che non fosse un intervento prioritario anche perché eccessivamente oneroso.  

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