Ticino

«No, il medico non è stato licenziato per quel rapporto»

Il Governo risponde alle domande sul medico dell'EOC e sul documento da lui stilato riguardo alla chirurgia della mano
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Ticino&Svizzera
23.06.2025 18:38

No, il medico caposervizio responsabile della chirurgia della mano dell’Ospedale regionale di Lugano non è stato licenziato a causa del rapporto da lui stilato in cui rilevava presunti errori e lacune nella presa a carico dei pazienti. È quanto il Consiglio di Stato ha risposto all’interrogazione dell’MpS inoltrata lo scorso 5 maggio. Il rapporto in questione viene pure criticato dall’Esecutivo: «Definirlo “rapporto” appare però eccessivo, essendo composto da una singola pagina di 27 righe e un grafico». Ma non solo: «Il documento riportava l’asserita presenza di 503 eventi avversi su un totale di 147 pazienti considerati. Già una tale proporzione – più di tre eventi con danno per ogni paziente considerato – solleva importanti dubbi sulla comprensione, da parte del segnalante, del concetto stesso di evento avverso». Il Governo precisa pure che «la decisione di rescissione del contratto è avvenuta nel mese di febbraio 2024 e comunicata (...) nel mese di marzo, mentre la consegna del “rapporto” in seno ad EOC è avvenuta l’8 aprile». E, dunque, «questa successione temporale dimostra che l’allestimento del documento e i suoi contenuti non costituiscono il motivo del licenziamento».

Una visione che il legale del medico ha contestato ieri tramite un comunicato stampa in cui riferisce che la disdetta cautelativa del contratto di lavoro è invece datata 24 maggio e che dunque la risposta del Governo «è fondata su informazioni scorrette». In merito al licenziamento, il legale rileva inoltre che «dagli atti personali del mio mandante (...) non emerge nessun errore medico intercorso, tantomeno rimproveri, richiami o quant’altro» nei suoi confronti. Il legale stigmatizza poi pure la banalizzazione fatta dal Governo in merito al rapporto, spiegando che esso «è il risultato di una ricerca seria e approfondita che il mio mandante ha svolto per sensibilizzare i suoi superiori su una problematica che ha potuto analizzare durante i suoi 25 anni di professione (di cui 14 al Civico di Lugano)».