Mobilità

Nuove geometrie viarie: è l’ora della Porta Ovest

Dopo le osservazioni da parte dei Comuni e degli enti coinvolti, è stato pubblicato il progetto stradale che rivoluzionerà l’accesso all’agglomerato urbano di Lugano dalla piana del Vedeggio e distribuirà meglio il traffico

Sostanziale, se non decisivo, passo avanti per la cosiddetta Porta Ovest, ovvero il progetto di riqualificazione e di riorganizzazione delle rampe autostradali dello svincolo di Lugano Nord. Poco più di due anni fa il progetto definitivo era stato sottoposto ai Comuni (Cadempino, Lugano, Massagno, Savosa e Vezia) e agli enti coinvolti per le osservazioni del caso, ora è il turno della pubblicazione del progetto stradale per il quale il Gran Consiglio, lo scorso settembre, ha già avallato il credito necessario. Per questo progetto verranno investiti 20,5 milioni; il Cantone è autorizzato a spenderne in totale 49,4: sono infatti previsti contributi da parte dell’USTRA (manutenzione), Confederazione (nell’ambito del PAL3) e Comuni CRTL.

Che cosa cambierà

Di modifiche sostanziali, tra il progetto definitivo e quello stradale, non ce ne sono state, salvo qualche accorgimento puntuale e prettamente tecnico. L’obiettivo, pertanto, è rimasto lo stesso, ovvero quello di rivoluzionare l’accesso all’agglomerato urbano di Lugano dalla piana del Vedeggio e, di conseguenza, distribuire meglio il traffico. O meglio, «le soluzioni proposte rispondono agli obiettivi di miglioramento dell’accessibilità, ottimizzazione della rete viaria e valorizzazione degli spazi urbani, garantendo un equilibrio tra le esigenze di traffico, la sostenibilità ambientale e le necessità urbanistiche», per dirla con le parole del Consorzio di progettazione (Pini Group SA, CSD Ingegneri SA e studio di ingegneria Mauro Ferella Falda) che ha allestito la relazione tecnica. Stesso discorso vale per le opere principali che interesseranno la viabilità tra la rotonda della Vedeggio-Cassarate e quella del Pian Povrò e l’area di Valgersa. Focus del progetto, come accennato, è il declassamento delle due bretelle autostradali che dalla galleria Vedeggio-Cassarate portano ai due lati del Pian Povrò, i quali diventeranno strada cantonale a doppio senso di marcia. Ma cosa cambierà rispetto alla situazione attuale? In buon sostanza sarà possibile dalla rotonda Vedeggio-Cassarate raggiungere l’incrocio Cappella Due Mani senza dover per forza passare dall’incrocio Cinque Vie, da via Lepori o da via Camara. Il tutto grazie al piazzamento di un semaforo circa 700 metri dopo la rotonda. Il doppio senso di marcia comporterà anche alcune modifiche infrastrutturali importanti nell’area. Innanzitutto, verrà smantellato il cosiddetto ricciolo autostradale nei pressi del centro sportivo Valgersa; ciò libererà uno spazio verde a beneficio del centro sportivo stesso. Poi, sarà anche smantellato il by-pass per la svolta a destra da via Camara a via Nuova San Gottardo, cosa che permetterà di ingrandire l’area agricola del Pian Povrò. Inoltre, verrà realizzata una rotonda gemella a quella denominata «Povrò». Si chiamerà Valgersa e permetterà di collegare la bretella est ad ambo i sensi di marcia fra via San Gottardo e Cappella Due Mani. Lungo le due bretelle verranno anche realizzate delle ciclopiste, in parte utilizzando percorsi già esistenti, in parte realizzandone di nuovi. Ma non è tutto. Il progetto prevede anche la creazione di un nuovo semisvincolo di accesso alla zona industriale di Vezia. Il tutto sfruttando la rampa provvisoria realizzata nell’ambito del cantiere AlpTransit (il Consiglio comunale ha già avallato la quota parte di 450 mila franchi necessaria per questi lavori).

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