Nuovi vertici dell’FC Locarno, gli esclusi non ci stanno

Dalla convocazione allo svolgimento comprese, beninteso, le decisioni adottate. È una contestazione su tutta la linea dell’assemblea straordinaria del Football Club Locarno quella di Samuel Grigo ed Hendrik Klein, eletti nel comitato delle Bianche Casacche ad inizio anno, e che la maggioranza dei soci ha estromesso giovedì sera eleggendo la nuova dirigenza presieduta da Tiziano Ronchetti in sostituzione del dimissionario Mauro Cavalli. Contestazione che Grigo e Klein intendono formalizzare inoltrando un ricorso alla Pretura di Locarno. Un mandato in questo senso è stato affidato al loro legale. In concreto, con il loro ricorso il procuratore calcistico e l’imprenditore, che aveva espresso la volontà di guidare per le prossime stagioni il sodalizio cittadino per riportarlo se non ai vertici del calcio svizzero perlomeno in Challenge League, chiedono che venga annullata l’assemblea di ieri l'altro così da poter «continuare il nostro lavoro per il bene del Football Club Locarno».
Tensione alle stelle
A riprova dei rapporti tesi tra la nuova dirigenza ed i due membri di comitato estromessi giovedì sera dalla maggioranza dei soci delle Bianche Casacche, peraltro già emersi durante i lavori assembleari, vi è il fatto che Grigo e Klein annunciano il loro ricorso tramite quello che definiscono «comunicato ufficiale dell’FC Locarno», pubblicato sulla pagina Facebook del sodalizio sportivo cittadino. Sodalizio sportivo da cui i due sono stati formalmente estromessi con il voto assembleare. Ma come, detto, il procuratore calcistico e l’imprenditore contestano la regolarità della riunione. Ad iniziare dalla sua convocazione che ritengono illegittima. «Questa assemblea - recita il comunicato stampa diffuso nel primo pomeriggio - è stata indetta dal signor Mauro Cavalli, ex presidente del club, insieme ai coniugi Ronchetti, nonostante le loro dimissioni fossero già state ratificate ufficialmente nel mese di gennaio, con effetto al 30 giugno 2025». Proprio sulla validità della convocazione i soci dell’FC hanno discusso lungamente ed animatamente giovedì sera, giungendo alla conclusione che le dimissioni di Cavalli e dei coniugi Ronchetti non fossero ancora state ratificate ufficialmente.
Colpo di scena finale
Così i lavori hanno potuto iniziare e proseguire più o meno pacatamente sino alle dimissioni di Cavalli e dei coniugi Ronchetti, accettate senza discussione alcuna. Il colpo di scena, come già riferito, è giunto subito dopo, quando si è trattato di eleggere il comitato. I coniugi Ronchetti sono tornati sui loro passi, si sono ricandidati e sono stati rieletti a maggioranza in seno al comitato insieme agli ex giocatori Mirko Facchinetti, Matteo Tosetti e Loris Ziccardi. Da pochi minuti propostosi come nuovo timoniere dell’FC Locarno, l’imprenditore zurighese Hendrik Klein si è visto bocciare la sua rielezione ai vertici della società calcistica cittadina. Lo stesso è successo per il suo socio, il procuratore Samuel Grigo.
Attacco personale
«L’assemblea - lamentano i due esclusi, ed in particolare Klein visto e considerato che Grigo era assente scusato perché all’estero per motivi familiari - piuttosto che essere un momento costruttivo, si è trasformata in un attacco personale e immotivato nei confronti della nuova gestione». Nuova gestione che sin da gennaio, ma in particolare dal 30 giugno quando ritiene di esser stata legittimata a prendere in mano le redini del club, «ha già creato uno staff tecnico completo (DS, allenatore, vice, team manager e altro); reclutato 24 giocatori; avviato tre settimane di allenamento intenso; giocato due partite amichevoli, vincendo 3-1 contro il Mendrisio e 3-2 contro il Cadenazzo». Malgrado tutto questo lavoro concreto e trasparente e malgrado abbiano versato diverse migliaia di franchi al precedente comitato, prosegue il comunicato stampa, la maggioranza dei soci ha estromesso Grigo e Klein dal comitato, «ignorando procedure statutarie e senza fornire motivazioni giuridicamente valide. In particolare, l’estromissione di Grigo per un presunto conflitto d’interessi è priva di fondamento». Ma non è tutto: i due estromessi segnalano infatti altre gravi irregolarità durante la votazione: «Distribuzione delle schede di voto senza alcun controllo effettivo e partecipazione al voto di ex giocatori non più tesserati, dunque non aventi diritto». Da qui la decisione di Grigo e Klein di appellarsi alla Pretura chiedendo l’annullamento dell’Assemblea straordinaria di giovedì.