Parcheggiare gratis a pranzo? «No» del Municipio di Locarno

Il Municipio di Locarno invita il Consiglio comunale a respingere la mozione del Centro che chiede di reintrodurre la gratuità dei parcheggi in Città Vecchia dalle 12 alle 14, tornando quindi alla situazione precedente a quella di settembre 2023. La proposta intende proporre una serie di soluzioni per sostenere il commercio locale e gli esercizi pubblici così da favorire la vitalità economica del quartiere storico della Città. Nulla da fare, però, per l’Esecutivo: «Dopo un’approfondita valutazione tecnica, finanziaria e operativa», si legge nel preavviso diffuso da Palazzo Marcacci, la misura è giudicata come «non sostenibile né coerente con gli obiettivi di gestione del traffico, di politica dei trasporti, delle finanze comunali e dell’equità tra gli utenti». La squadra capitanata da Nicola Pini rammenta poi che sono già attuate «promozioni puntuali, limitate e ben giustificate, come la concessione della sosta gratuita presso l’autosilo comunale, durante le domeniche dell’Avvento e in altre occasioni».
Il testo del preavviso
«Il Municipio formula il suo preavviso: respingere la mozione che chiede la reintroduzione della gratuità dei parcheggi pubblici tra le 12 e le 14 per sostenere il commercio e la vitalità del Centro».
La mozione del Centro del 24 settembre 2025 proponeva una modifica: inserire la gratuità obbligatoria dei posteggi all’aperto, su tutto il territorio comunale, nella fascia 12-14, intervenendo sul Regolamento per il prelievo delle tasse d’uso del suolo pubblico. «La proposta si fonda sull’idea che l’agevolazione aumenti la frequentazione dei servizi cittadini, sostenendo esercizi pubblici e attività commerciali». L'Esecutivo, dopo un’ulteriore valutazione tecnica, finanziaria e operativa, ha concluso che la misura non è sostenibile né coerente con gli obiettivi di gestione del traffico, di politica dei trasporti, di finanza comunale e di equità tra utenti.
Questione di uniformità
«Dal settembre 2023, in seguito alla revisione dell’Ordinanza municipale sulla sosta, cresciuta in giudicato, il pagamento è esteso anche alla fascia 12-14». Questa scelta è stata introdotta con finalità precise e sistemiche: «Uniformare gli orari di pagamento su tutto il territorio cittadino; ridurre effetti distorsivi sulla rotazione dei veicoli (più che la gratuità conta la disponibilità); garantire equità tra utenti e commercianti; limitare l’abuso della sosta gratuita da parte di lavoratori pendolari; aumentare le entrate a fronte di deficit strutturali e di investimenti nella mobilità lenta, nei Programmi di agglomerato, nei contributi al trasporto pubblico e nel sostegno a manifestazioni che portano gente in Città; chiedendo un contributo anche a chi viene da fuori». In altre parole, l’attuale regolamentazione non è casuale o punitiva, ma parte di un modello integrato di mobilità e finanza pubblica. «Ci si è inoltre allineati a quanto in vigore nelle principali città del Cantone - Bellinzona, Mendrisio, Chiasso, Ascona - e in molte località della Svizzera interna e della Romandia, incentivando al contempo l’utilizzo degli autosili pubblici, meno costosi». La coerenza territoriale e l’incentivo alle strutture dedicate alla sosta sono pilastri della regolazione attuale.
Impatto economico: un buco da 700 mila franchi
«La reintroduzione della gratuità comporterebbe una riduzione significativa degli introiti, destinati anche a manutenzione delle infrastrutture e sicurezza della circolazione». Secondo i dati della Polizia comunale, con un tasso d’occupazione medio degli stalli del 40%, la reintroduzione della fascia gratuita 12-14 - inclusi gli introiti da contravvenzioni - genererebbe un minor incasso annuo di circa 700 mila franchi -, equivalente a 1.65 punti del moltiplicatore comunale. «Questa perdita non è compensabile senza incidere sulle finanze comunali o sulle tariffe in altre fasce orarie». Il quadro è chiaro: l’agevolazione a mezzogiorno sposta il costo altrove, generando pressioni fiscali o tariffarie.
L'impatto sul traffico
«Le esperienze passate dimostrano che la fascia gratuita riduce la rotazione: molti utenti lasciano l’auto per diverse ore approfittando dell’intervallo libero». Questo effetto aumenta la pressione sui posteggi del Centro, penalizzando proprio la clientela a breve sosta che cerca un posto durante la pausa pranzo. «La regolamentazione attuale consente un equilibrio più stabile fra disponibilità, rotazione e controllo». Inoltre, la gratuità a mezzogiorno indebolirebbe l’attrattiva dell’autosilo comunale di Largo Zorzi, e «vanificherebbe - almeno in parte - gli investimenti della Città a favore della mobilità lenta e del trasporto pubblico».
Tra equità e modelli
«Un’agevolazione generalizzata crea disparità tra residenti, pendolari e visitatori, e tra tipologie di posteggio (aperti, in struttura, zone blu...)». Il richiamo ai modelli di altri Comuni non è determinante: la maggior parte adotta sistemi differenziati e non sempre comparabili per estensione, densità commerciale e configurazione urbana. «Si citano Ronco s/Ascona, Muralto, Tenero e, in parte, Losone e Minusio». Ogni territorio ha logiche di sosta, mobilità e fiscalità peculiari; la scalabilità di misure non è automatica.
«Un vincolo troppo rigido»
«La mozione propone una modifica regolamentare che imporrebbe la gratuità su tutto il territorio comunale». Tale impostazione limiterebbe il margine di manovra del Municipio nella gestione della sosta, introducendo un vincolo rigido non giustificato dalle condizioni attuali. «Non permetterebbe soluzioni flessibili o sperimentali nel caso emergano nuove condizioni operative» La governance della sosta richiede strumenti adattivi, non blocchi normativi indiscriminati.
Sistemi, segnaletica, permessi
«Reintrodurre la fascia gratuita ridurrebbe l’efficacia dei sistemi digitali di pagamento e controllo». Ciò obbligherebbe a ricalibrare segnaletica, regolamenti e sistemi informatici, generando confusione negli utenti, aumento delle contestazioni e delle irregolarità. «Si complicherebbe la gestione dei permessi rilasciati a residenti, artigiani, fornitori e operatori economici». L’attuale sistema - pur migliorabile - è «stabile, omogeneo e correttamente compreso dall’utenza».
Correttivi già introdotti
«Successivamente all’introduzione dell’obbligo di pagamento durante l’ora di pranzo, e anche su stimolo dell’interrogazione del 26 gennaio 2024 (Merlini, Beltrame, Angelini Piva, Abbatiello), il Municipio ha introdotto una modifica: 90 minuti di stazionamento fra le 12 e le 14 nella Città Vecchia». La misura è in vigore dal 1. aprile 2024 ed è stata pensata per agevolare gli esercenti del centro e l’utenza dei posteggi. «Consente a chi pranza in Città o svolge commissioni nella pausa di avere più tempo rispetto al normale limite (45 minuti) vigente fuori da questa fascia». Dunque, l’esigenza commerciale e di servizio è stata considerata, con un correttivo mirato e misurabile.
Misure collaterali
«Il Municipio attua promozioni puntuali e ben giustificate a sostegno dei commerci: per esempio la sosta gratuita presso l’autosilo comunale nelle domeniche dell’Avvento, o in occasione di attività a supporto dei commerci». In aggiunta, «alla domenica la sosta è gratuita in quasi tutte le zone della Città». Questo punto si intreccia con la Legge sull’apertura dei negozi (LAN) del 23 marzo 2015: i negozi del Comune possono aprire la domenica perché Locarno è località turistica (estiva e invernale). «Quando i negozi sfruttano questa opportunità, la clientela può beneficiare della gratuità degli stalli, con vantaggi anche per il commercio cittadino». Il disegno complessivo, quindi, combina regolazione ordinaria e agevolazioni mirate.
Obiettivo condiviso, ma «strumento sbagliato»
«Il Municipio riconosce l’importanza del sostegno al commercio e alla vitalità urbana». Ma - alla luce di motivi economici, gestionali, operativi e di equità - ritiene che la reintroduzione della gratuità 12-14 non sia uno strumento efficace né sostenibile per raggiungere tali obiettivi. «Per questi motivi, il Municipio propone al Consiglio comunale di respingere la mozione».
Disponibilità, invece di gratuità
«Più che la gratuità conta la disponibilità». La visione è chiara: garantire rotazione, omogeneità, equità e sostenibilità economica, con correttivi mirati (come 90 minuti in Città Vecchia a mezzogiorno; promozioni stagionali; domeniche gratuite) e un sistema coerente con il contesto cantonale e nazionale. Come detto, «la fascia gratuita 12-14 produrrebbe un minor incasso di circa 700 mila franchi (1.65 punti di moltiplicatore) e sovraccaricherebbe il Centro riducendo la rotazione». La scelta, dunque, è «policy-based», basata sulla politica: difendere una mobilità funzionale, una finanza solida e un’equità tra utenti, senza rinunciare a leve puntuali in favore del commercio.

