Territorio

Parco regionale del Camoghè: si aggiunge un altro attore

Dopo la presentazione dell'analisi preliminare da parte dell'ERSL, il Municipio di Monteceneri ha deciso di aderire alla realizzazione dello studio di fattibilità
© CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
27.11.2024 18:55

Si è aggiunto un altro attore nella realizzazione dello studio di fattibilità per il Parco naturale regionale del Camoghè. Il Municipio di Monteceneri ha deciso di aderire alla creazione del documento per un progetto di cui si parla ormai da trent’anni e che rappresenta a tutti gli effetti uno dei dossier di punta dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Luganese (ERSL). L’anno scorso, lo ricordiamo, i quattro Comuni toccati dalla nuova versione del progetto – ovvero Lugano, Capriasca, Ponte Capriasca e Bellinzona – avevano dato luce verde a uno studio preliminare di fattibilità, che si è ormai concluso ed è stato presentato agli enti locali che rientrano nel perimetro del parco. «Dopo la presentazione dello studio preliminare (con più scenari) ai Comuni che rientrano nel perimetro del parco, l’ERSL ha chiesto agli enti locali se fossero interessati ad aderire allo studio di fattibilità. Monteceneri ha deciso di partecipare perché sarebbe stato un peccato non cogliere questa occasione». A livello di perimetro, il parco si situa all’interno della più vasta fascia di territorio di circa ottanta chilometri che va da Gandria al Passo dello Spluga. Gli enti locali interpellati, quindi, sono diversi. Il prossimo passo che dovrà compiere l’ERSL sarà la delibera di questo studio di fattibilità. E, in base a quanti Comuni aderiranno, bisognerà chinarsi sulla chiave di ripartizione dei costi. Ente regionale che durante l’ultima assemblea ha confermato che «qualora giungesse il via libera dalle amministrazioni comunali coinvolte, nel 2025 si procederà con lo studio di fattibilità per il progetto». 

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