Bellinzona

Passerelle, anche la Torretta scalpita

La costruzione del collegamento ciclo-pedonale con Carasso all’altezza dell’ex ponte sul Ticino dovrebbe iniziare nel 2021 insieme al semisvincolo - Simone Gianini: «Un altro tassello a favore della mobilità dolce» - Sarà la quinta opera simile nello spazio di pochi chilometri
Uno scorcio del progetto vincitore del concorso: la passerella sovrasterà l’autostrada e il fiume Ticino. ©AR&PA/Pianifica/AZPML
Simone Berti
09.03.2020 06:00

Il vecchio ponte della Torretta, primo manufatto simile sul Ticino con una storia di mezzo millennio, e la passerella che verrà. Mentre nella zona golenale all’altezza del bagno pubblico di Bellinzona in settimana partiranno i lavori per la prima tappa del Parco fluviale, poche centinaia di metri più a sud nei prossimi anni vedrà la luce una nuova passerella ciclo-pedonale: i lavori, come vedremo, dovrebbero iniziare nel corso del 2021. Sarà una delle cinque sul fiume Ticino nello spazio di pochi chilometri sul territorio della nuova Bellinzona. Tre quelle già esistenti. In ordine cronologico di inaugurazione: la passerella tra la campagna di Claro e Gnosca (1997), il cosiddetto «ponte rosso» che collega Galbisio e Pratocarasso (2010) e la passerella tra Monte Carasso e le Semine (2011). Al terzetto si aggiungerà presto il nuovo collegamento tra l’area industriale di Castione e la parte passa dell’abitato di Gorduno: lungo circa 270 metri, sovrasterà autostrada, fiume e golena, con un investimento di 5,7 milioni di franchi di cui pure abbiamo riferito di recente in occasione della concessione del credito realizzativo da parte del Consiglio comunale di Bellinzona (gran parte sarà comunque coperta da Cantone e Confederazione). Tra pochi anni le opere simili saranno dunque cinque.

Un progetto tra Ticino e Londra
Tornando all’opera di cui ci occupiamo oggi, è stata voluta come «misura fiancheggiatrice» nell’ambito del futuro semisvincolo autostradale di via Tatti (come quella citata delle Semine già realizzata), sul cui ponte non sarà più ammesso il transito ciclo-pedonale. Per varcare il fiume, a piedi o in bici la popolazione potrà appunto utilizzare la nuova passerella. Collegherà il comparto scolastico di Bellinzona alla zona dell’ex birreria di Carasso, dove sono peraltro già iniziati i lavori per la costruzione di una nuova pista ciclabile. Il manufatto ricalcherà pressappoco il vecchio ponte della Torretta, di cui oggi rimane solo la parte iniziale, sulla sponda sinistra, a pochi metri dal ristorante Lo Scugnizzo per intenderci. L’idea vincente era stata decretata nell’autunno del 2016 nell’ambito del concorso pubblico promosso dal Dipartimento del territorio. È quella presentata da un team un po’ ticinese e un po’ londinese, a cui era quindi stata affidata la progettazione definitiva dell’opera. Dei quattro finalisti, il consorzio vincitore del concorso internazionale indetto nel 2013 dal Cantone era stato quello composto dagli studi di ingegneria AR&PA Engineering di Pregassona e Pianifica Ingegneri Consulenti di Locarno e dallo studio di architettura AZPML con sede a Londra. La passerella lunga 200 metri costerà 4,5 milioni (finanziati per il 75% dal Cantone e dai Comuni dell’agglomerato e per il 25% da Berna). Nel mezzo, ricordiamo, è prevista una scala a chiocciola che condurrà alla golena di sponda destra.

Fase di approvazione in corso
Ma quando cominceranno i lavori? «Contestualmente al cantiere del semisvincolo autostradale» spiega al CdT Simone Gianini, municipale di Bellinzona e presidente della Commissione regionale dei trasporti. Quindi, in teoria, nel corso del prossimo anno, il 2021. Come abbiamo spiegato, la passerella della Torretta rientra infatti in quello stesso progetto. I cui piani, dopo la pubblicazione terminata nel luglio dello scorso anno, sono in fase di approvazione da parte del Consiglio di Stato e del DATEC. Una volta giunto l’ok, salvo ulteriori ricorsi, si passerà all’attribuzione degli appalti. I lavori per la costruzione della passerella saranno tra i primi: con l’inizio del cantiere, via Tatti non sarà infatti più utilizzabile dai ciclisti. In compenso, appunto, per loro arriverà la passerella «oltre ad altre opere a favore della mobilità dolce», spiega ancora Simone Gianini, come ad esempio la nuova pista ciclabile nella zona dell’ex Birreria di Carasso, il cui cantiere è appunto partito nelle scorse settimane, e i raccordi ciclabili al di qua e al di là di via Tatti. Il semisvincolo con le relative opere accessorie è un progetto da 65 milioni di franchi. Il Gran Consiglio, ricordiamo, ha concesso un credito di 28,9 milioni di franchi nella seduta del 23 gennaio 2018, con un’autorizzazione di spesa di 41,1 milioni.

Una storia lunga mezzo millennio
Del ponte della Torretta, primo collegamento simile di tutti i tempi sul Ticino, rimangono alcune vestigia sulla sponda sinistra. Fu edificato nel 1478 come struttura militare per ordine del duca di Milano Ludovico il Moro come continuazione della murata, ma venne ben presto spazzato via dagli effetti della Buzza di Biasca, nel 1515. La sua distruzione, come ricorda anche la targa informativa posata quattro anno fa dal Comune, lasciò per altri tre secoli la zona di Locarno e la sponda destra del Ticino nuovamente isolate dal collegamento via terra. Il ponte fu quindi ricostruito e ultimato con le sue dieci arcate tra il 1813 e il 1815, su progetto di Giulio Pocobelli. La torretta che diede il nome all’opera fu demolita nel 1869. Da parte sua il ponte fu in parte demolito e trasformato nel 1901 su progetto dell’ingegner Carlo Bonzanigo. L’abbattimento definitivo avvenne nel 1970 nell’ambito dei lavori per la realizzazione dell’autostrada.

Quel che rimane del ponte della Torretta oggi. ©CdT/Siber
Quel che rimane del ponte della Torretta oggi. ©CdT/Siber
©CdT/Siber
©CdT/Siber