Pregassona

Per il nuovo parco Viarno, Lugano investe 26 milioni

Sarà una delle aree verdi più grandi della città e ospiterà giochi, frutteti e spazi tematici – Previste diverse sale multiuso, luoghi d’incontro e anche un esercizio pubblico – La storica villa verrà ristrutturata e affiancata da un nuovo edificio
John Robbiani
11.06.2022 06:00

A Lugano è uno dei progetti più attesi degli ultimi anni, anche perché promette di valorizzare un’area - quella di Pregassona - sempre più centrale. E questo mettendo mano a un’area verde che rappresenta di fatto uno dei parchi più grandi dell’intera città. Stiamo chiaramente parlando di parco Viarno. Il Municipio ha presentato ieri una richiesta di credito di 23,2 milioni di franchi (cui si sommano altri 2,7 per l’acquisto di un terreno di proprietà privata) che servirà appunto a realizzare il nuovo parco, a restaurare la villa storica, a realizzare un edificio di supporto (chiamato Orangerie) e un nuovo stabile di cinta lungo via Guioni.

Il progetto nel dettaglio

Il progetto si fonda sui lavori presentati dallo studio d’architetti del paesaggio Westpol Landschafts Architektur di Basilea (per la parte del parco) e dallo studio d’architettura Demattè Fontana di Zurigo (per la parte riguardante gli edifici), che si erano aggiudicati il concorso. Fondamentalmente il progetto è caratterizzato da due elementi essenziali: il muro di cinta e il nucleo del parco. Il muro racchiuderà la superficie del parco e ne definirà la forma ed il rapporto con la città, evidenziando in particolare le entrate e valorizzando il portale storico su via Cantonale. In continuità con il muro, affacciato appunto su via Guioni, si troverà il volume dell’edificio seminterrato della grande sala multiuso e delle altre quattro salette polivalenti modulabili, mentre nell’interrato si troverà l’autorimessa pubblica. L’edificio definirà una terrazza per il parco e una piazza che concluderà via Guioni, contribuendo a rafforzare il rapporto urbano tra area verde e quartiere. Il nucleo del parco sarà invece costituito dalla villa storica, dai giardini tematici e dall’Orangerie che ospiterà snack bar e toilette.

Esperienza botanica

Nel parco troveranno spazio aree gioco, di relax e le zone d’ombra. La formazione dei giardini tematici e delle terrazze centrali assumerà un carattere rappresentativo, utilizzando specie rare tipiche del territorio che porteranno un tocco di colore e invoglieranno alla scoperta delle diverse specie botaniche. Senza dimenticare poi che l’area forestale diventerà così più fruibile e potrà accogliere la nuova area giochi con diversi attrezzi per i bambini (una piattaforma in legno e diverse amache che permetteranno alla popolazione di rilassarsi e godersi a pieno l’atmosfera del bosco). Ed è anche prevista la creazione di un frutteto nella parte sud-est. E ci sarà anche dell’acqua: da semplici punti di ristoro a elementi più complessi da realizzare soprattutto in ottica paesaggistica.

Un gioiellino da salvare

Ma passiamo ora alla villa. Verrà risanata la struttura originaria e demolita l’ala sud (giudicata di scarso valore architettonico e storico). Ospiterà spazi per piccole esposizioni, sale lettura, sale da gioco per bambini, spazi adibiti a biblioteca di quartiere e zone relax e conversazione. L’Orangerie invece sarà il nuovo edificio a servizio non solo della villa ma dell’intero parco. È pensato per accogliere un esercizio pubblico di ristoro con cucina e bar (e sala interna per 50 persone) e una terrazza esterna da 50 posti. Gli edifici, sebbene siano due entità architettoniche distinte, possono ospitare in sinergia eventi come presentazioni, vernissage, aperitivi, matrimoni e usufruire degli spazi esterni del parco. Ma potranno anche essere utilizzati separatamente. Per la parte originaria della villa è previsto un restauro di tipo conservativo, così come del resto stabilito dal Piano regolatore. È previsto il posizionamento di vano scala e ascensore centrale con cabina per disabili per garantire l’accessibilità di tutti gli spazi, la demolizione della scala attuale, il rinforzo delle solette, la sostituzione del tetto (mantenendo però forma e geometria dell’esistente) e la sostituzione dei serramenti.

Collegamento urbano

Ma non è finita. Al margine sud di parco Viarno ecco l’edificio di cinta: proiezione del parco verso la città. Diventerà la soglia tra lo spazio urbano e lo spazio verde. Al piano interrato, oltre al magazzino per la manutenzione, ci sarà un’autorimessa per 50 posti a sostituzione dei parcheggi pubblici attuali. Al piano terra verranno realizzate quattro sale modulari ad uso polivalente per un massimo di 140 persone e una sala multiuso che può ospitare fino a 200 posti a sedere.