Per il sito della discordia mano tesa da Ticino Turismo

Il direttore dell'ente Elia Frapolli offre aiuto a Lugano Region - "Se chi cerca informazioni sulle passeggiate nel Malcantone s'imbatte nel lusso c'è un problema"
Elia Frapolli
Chiara Nacaroglu
08.11.2018 06:01

LUGANO - «Siamo disposti a mettere la nostra esperienza e la tecnologia a disposizione dell'ente turistico del Luganese e del suo sito. E sembra che da parte loro ci sia apertura a fare dei cambiamenti». Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo, s'inserisce in maniera propositiva nella polemica sul portale Internet di Lugano Region, criticato negli scorsi giorni non solo da un gruppo di albergatori ma anche dal Cda dell'ente (Vedi Suggeriti).

«Il sito Internet di un ente turistico deve essere un luogo di ispirazione e per funzionare deve riuscire a raccogliere una miriade di esperienze, essendo in grado di offrire la cosa giusta alla persona giusta», continua Frapolli che sottolinea come il successo di un portale la determini la crescita del numero di utenti». E se la tecnologia si misura a colpi di clic, possiamo dire che il sito di Ticino Turismo sta andando forte: costato circa come quello di Lugano Region (150.000 franchi) e lanciato a fine marzo 2018, ha raggiunto i 3 milioni di visite all'anno e continua a crescere.

Tornando al discorso sull'identità che l'ente turistico del Luganese vuole dare alla regione, chiediamo al nostro interlocutore se la scelta di puntare su un turismo legato al lusso - come spiegato in conferenza stampa martedì - sia oggi ancora vincente. «Siamo usciti dalla dinamica per cui un cliente ama solo il lusso - risponde Frapolli -, il turista può essere oggi all'Hotel Splendide e domani in una capanna alpina, eppure è sempre lo stesso. È importante poter trovare la cosa giusta: se il turista che cerca informazioni sulle passeggiate nel Malcantone s'imbatte subito solo nel lusso, abbiamo creato un problema di comunicazione attirando solo un target».