Monteceneri

Per la Casa dei Landfogti si procede con cautela

Il Municipio, con in tasca il credito per il progetto di massima del nuovo centro culturale, intende adoperarsi per disporre di un preventivo definitivo il più preciso possibile per evitare sorprese sui costi reali del progetto – L’investimento complessivo è previsto in un tetto massimo di 10 milioni
© Studio Wespi, de Meuron Romeo Architetti SA
Valentina Coda
19.11.2025 17:40

Non è semplicemente un credito per la progettazione di massima della nuova Casa dei Landfogti. Di più, secondo il Municipio di Monteceneri è un’operazione che consentirà di disporre di un preventivo (suddiviso per le singole parti d’opera) il più preciso possibile e di conseguenza conoscere i costi reali e definitivi del progetto.

Una procedura a tappe che comporterà tempi burocratici più lunghi, è vero e ne è cosciente l’Esecutivo, ma che consentirà di adeguare e affinare il progetto alle richieste dell’Esecutivo e della Fondazione, valutare più realisticamente l’entità dei contributi privati e determinare la sostenibilità dell’investimento. Insomma, il Municipio non intende avere (spiacevoli) sorprese per quest’opera, che rappresenterà il cuore pulsante della vita sociale e culturale del comune. E il Consiglio comunale ha recepito questa intenzione, motivo per cui ha avallato la richiesta di credito di 205.000 franchi. Credito a cui ne farà seguito un altro destinato alla progettazione e all’allestimento del preventivo definitivo, così da poter giungere al rilascio della licenza edilizia. Insomma, il progetto – l’investimento complessivo è previsto in un tetto massimo di 10 milioni, con una partecipazione cantonale – è troppo importante (anche) per la comunità per rimanere sulla carta.

Il trasloco è più vicino

Se non ci saranno intoppi, tra qualche anno l’amministrazione comunale di Monteceneri potrà iniziare a riempire gli scatoloni e a traslocare accanto alla ultracentenaria Casa dei Landfogti. L’intenzione, tra le altre cose, è infatti quella di insediare i servizi comunali in un nuovo edificio che sorgerà nei pressi dello stabile protetto, che diverrà un centro civico e culturale. Lo scorso dicembre era stato individuato il progetto vincitore del concorso di architettura: si chiama «Fenice» (Studio Wespi de Meuron Romeo architetti SA) ed è stato raccomandato dalla giuria del concorso di progettazione (presieduta dall’architetto Cristiana Guerra) perché ha saputo coniugare il vecchio – rappresentato dalla corte e dagli stabili protetti quali bene culturale – e il nuovo con la costruzione che ospiterà il centro civico e culturale. Tra i vari obiettivi del progetto, lo ricordiamo, ci sono o la multifunzionalità e l’adattibilità degli spazi, che saranno pensati per varie attività didattiche. Inoltre, la Casa sarà punto di partenza per la valorizzazione del patrimonio e ospiterà locali dedicati alla memoria storica.

In questo articolo:
Correlati
Si apre un nuovo capitolo per la Casa dei Landfogti
Scelto il progetto vincitore per il nuovo centro civico e culturale – Si chiama «Fenice» e ha convinto la giuria per aver saputo coniugare lo storico bene tutelato e il futuro edificio che ospiterà l’amministrazione comunale – Inizio del cantiere (se tutto fila liscio) nel 2027