Perfino a Singapore si parla della Vallemaggia

Le immagini del ponte di Visletto, crollato sotto la forza di acqua e detriti, hanno fatto il giro del web. E non solo. Anche la stampa internazionale, negli ultimi giorni, ha dedicato alcune righe al disastro avvenuto in Vallemaggia tra sabato e domenica notte, così come alle inondazioni che hanno colpito il Vallese. Il nostro Paese e, soprattutto, il nostro Cantone, sono finiti insomma sotto i riflettori. Ma non nel modo in cui tutti avrebbero desiderato. Le immagini della devastazione del maltempo sono balzate da un capo all'altro del mondo, venendo riprese da diversi media. Non solo da quelli vicini alla Confederazione, come (secondo logica) in Germania, ma anche da quelli del Regno Unito fino a quelli degli Stati Uniti, e persino da quelli indiani. Ogni volta, accompagnate da parole cariche di tristezza.
«C'entra il cambiamento climatico»
Il Guardian ha dedicato al maltempo che si è abbattuto sulla Svizzera un articolo in cui si menzionano anche le tempeste che hanno colpito la Francia. Nello specifico, il quotidiano britannico ha dedicato alla Confederazione il seguente paragrafo. «Nella vicina Svizzera (in riferimento alla Francia, ndr) quattro persone sono morte e un'altra è dispersa, secondo la polizia locale. Tre persone sono state uccise dopo che le piogge torrenziali hanno innescato una frana nel sud-est, secondo quanto affermato dalla polizia del Canton Ticino, di lingua italiana». Numeri, questi, riportati domenica pomeriggio, prima che il bilancio dei dispersi aumentasse.
Ma lo spazio dedicato al nostro Cantone non finisce qui. «I servizi di emergenza stanno valutando il modo migliore per evacuare 300 persone arrivate per un torneo di calcio a Peccia, mentre circa altre 70 persone venivano evacuate da una colonia estiva nel villaggio di Mogno», si legge ancora sul Guardian. Poi, subito dopo, si parla di cambiamento climatico. «Gli scienziati affermano che il cambiamento climatico causato dall'attività umana sta aumentando la gravità, la frequenza e la durata di eventi meteorologici estremi, come inondazioni e tempeste».
Fontana, Vallemaggia
E non è tutto. Visitando il sito della CNN, troviamo un altro articolo che parla del maltempo in Ticino e nel Vallese. «Almeno quattro persone sono morte e un'altra risulta dispersa a causa delle inondazioni verificatesi questo fine settimana nella Svizzera meridionale, secondo la polizia locali e i media svizzeri». Subito l'attenzione si sposta sul nostro cantone. «In Vallemaggia, tre persone hanno perso la vita a causa di una frana». Un altro media statunitense ad aver acceso i riflettori sui disastri avvenuti nella zona è il Washington Post, che dedica un articolo alla Svizzera e all'Italia. «Le tempeste in Svizzera e Italia provocano inondazioni e frane, almeno 4 i morti».
Il quotidiano, poi, entra nello specifico. «I corpi di tre persone sono stati recuperati in seguito a una frana nella zona di Fontana in Vallemaggia in Ticino, cantone di lingua italiana sul versante meridionale delle Alpi. Temporali e forti piogge hanno colpito la Svizzera meridionale e occidentale sabato durante la notte». E non finisce qui. «I campeggi lungo il fiume Maggia sono stati evacuati e parte del piccolo ponte stradale di Visletto è crollato. Una persona risulta dispersa nella vicina valle di Lavizzara». Nomi e posti a noi così familiari, improvvisamente, hanno fatto il giro dei portali online. Per circostanze che, come detto, avremmo preferito fossero diverse.
«Difficili sforzi di salvataggio»
Ma non finisce qui. Anche Al Jazeera ha scritto alcune righe sulla tragedia ticinese. «Nella vicina Svizzera, quattro persone sono morte e altre due risultano disperse, secondo la polizia locale, dopo che i violenti temporali e lo scioglimento della neve hanno causato inondazioni e frane in due cantoni meridionali. Tre delle vittime sono morte domenica mattina a causa di una frana nella remota Vallemaggia nel Canton Ticino. I tre corpi sono stati recuperati nella zona di Fontana in Vallemaggia e sono in corso le operazioni di identificazione, mentre un'altra persona risulta dispersa nel ramo laterale della Val Lavizzara, secondo quanto comunicato dalle autorità ticinesi».
Il capitolo successivo, è stato invece dedicato a quelli che sono stati definiti «difficili sforzi di salvataggio». «I servizi di sicurezza civile hanno affermato che "diverse centinaia" di persone sono state evacuate nel Vallese e le strade sono state chiuse dopo che il Rodano e i suoi affluenti sono esondati in diverse località. I servizi di emergenza stavano valutando il modo migliore per evacuare 300 persone arrivate per un torneo di calcio a Peccia, mentre altre 70 sono state sfollate da una colonia estiva nel villaggio di Mogno. Come affermato dalla polizia, le cattive condizioni meteorologiche stavano rendendo particolarmente difficili le operazioni di soccorso, con diverse valli inaccessibili e tagliate fuori dalla rete elettrica».
Qualcosa di simile si legge anche sul Jerusalem Post, che parla anche di «un ponte a valle nella zona del disastro» che è stato «sommerso, complicando le operazioni di soccorso»
Anche in Asia
Della tragedia valmaggese, però, si parla anche nel continente asiatico. Outlook India scrive «La tempesta devasta la Vallemaggia in Svizzera», allegando numerose fotografie della tragedia. Quella del Ponte di Visletto, crollato, ma anche del fiume Maggia e delle indondazioni del Rodano nel Vallese.
The Straits Times di Singapore apre il suo articolo dedicato alla Svizzera con un'immagine dell'impressionante frana sopra Fontana. Nel testo, il disastro che ha colpito la Vallemaggia viene descritto nei dettagli. Anche il quotidiano singaporiano, descrivendo la zona in cui si è abbattuto il maltempo, parlano di una frana «in una remota valle del canton Ticino». Una valle che, sicuramente, avrebbe molte cose più belle da raccontare. E che, in futuro, speriamo possa recuperarle tutte.