Sotto la lente

«Periodo difficile per i negozi? Forse si apre con leggerezza»

Quella dei Monn è una famiglia di imprenditori bellinzonesi: dopo nonno e papà, il timone dei negozi di moda è da tempo nelle mani di Carola e Francesca, affiancate da figlie e nipoti – Ecco come vivono piazza Collegiata dal loro osservatorio
© Monn
Prisca Dindo
22.04.2024 06:00

Quando le si incontra, sembrano una cosa sola tanto è forte l’armonia che le unisce. Carola è la creativa di famiglia. Mentre a Francesca piacciono i numeri. La prima individua le collezioni per le nuove stagioni, mentre la seconda fa quadrare i conti. Insieme elaborano la strategia di  una delle aziende familiari più antiche del Ticino: i negozi Monn, che contano la bellezza di più di sessanta dipendenti e quattro grandi superfici di vendita.

Un secolo di rinnovamento

Le due sorelle imprenditrici ci accolgono nella loro sede amministrativa e logistica di viale Henri Guisan a Bellinzona, dove batte il cuore dell’attività commerciale. Qui vengono dapprima stoccati poi smistati tutti i vestiti le scarpe e gli accessori destinati ai  negozi multimarca. Il marchio Monn per i ticinesi è sinonimo di qualità. Fin dal 1921, quando il nonno di Francesca e Carola aprì i battenti del primo negozio di famiglia nella capitale. «Da allora sono passati più di cento anni ma la nostra parola d’ordine continua essere rinnovamento. Se non ci aggiorniamo di continuo, la storia non si fa», spiega Carola.

I primi jeans in Ticino

Un principio caro pure a Francesco Monn, padre delle due sorelle e del loro fratello Emilio, pure lui azionista della ditta. Papà Francesco ha sempre saputo fiutare le novità nell’aria. «È stato lui  negli anni ‘50 ad importare le prime maglie in cashmere dalla Scozia e poi negli anni ‘60 i primi jeans in Ticino, la mamma ci raccontò che andò di persona in America per fare le ordinazioni», ricorda Carola. Nel giro di nove anni Francesco tagliò così il nastro di tre nuovi punti vendita Monn:  a  Lugano nel 1958, a Locarno nel 1965, a Chiasso nel 1967.

Lungimiranza e crisi

Una scelta lungimirante perché «per tanti anni fu proprio il negozio di Lugano a fungere da locomotiva, grazie soprattutto ad una facoltosa clientela italiana». Poi la Svizzera ha detto addio al segreto bancario. La piazza finanziaria si è ridimensionata e gli italiani si sono dimezzati. «Il negozio di Bellinzona invece non ha mai subito grossi contraccolpi  e le vendite vanno bene». 

Eppure la piazza della Capitale è difficile: lungo il viale Stazione, infatti, è un susseguirsi di aperture e chiusure di negozi. «Forse si avviano attività con troppa leggerezza»,  commenta Carola. «Magari senza né una pianificazione finanziaria seria, né la consapevolezza di agire su un mercato agguerrito, dove i grandi player internazionali, in grado di offrire in tempi brevissimi un prodotto sia accessibile che rispondente alle aspettative, limitano l’agire di piccole imprese che non dispongono di una conoscenza sufficiente delle dinamiche economiche. Non credo che ci sia altra soluzione che la professionalità, il lavoro e la dedizione».

Anche online

Il marchio Monn è anche online, con un sito dove si possono effettuare acquisti. «Niente di paragonabile però con l’esperienza che si vive nei nostri negozi, dove si possono toccare con mano camicie, maglioni e giacche», sottolinea Francesca.

Alla concorrenza dei grossi negozi virtuali, Carola e Francesca rispondono anche con la professionalità del personale. «La consulenza è ciò che ci distingue -  spiega Francesca - i nostri collaboratori, alcuni dei quali lavorano con noi da quasi trent’anni, conoscono di persona i clienti, ormai sono “personal shopper” per nonni, genitori e figli».

Quarta generazione

La sfida non è semplice: le insidie degli shop online sono temibili. Tuttavia secondo un recente studio dell’Università di San Gallo, in Svizzera il commercio stazionario sta vivendo una rinascita e questa è una buona notizia per chi, come la famiglia Monn, crede fortemente nel modello tradizionale. «È difficile resistere, ma noi comunque ce la mettiamo tutta scegliendo con cura la merce e proponendo margini più che onesti».

Intanto l’attività di questa famiglia di imprenditori bellinzonesi prosegue. In azienda è già approdata la quarta generazione: Nicole, che è figlia di Francesca, e i due figli del fratello Emilio,  Martina e Andrea.  «Fate un gran bel lavoro»,  diciamo noi congedandoci dopo la lunga chiacchierata. «È vero» rispondono quasi in coro i tre ragazzi scambiandosi sguardi di complicità. I mari sono agitati, ma in casa  Monn l’armonia non si scalfisce.

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