«Più visitatori? Un aumento ci sarà, ma non drastico»
«Certo, ci aspettiamo un aumento di visitatori: mille, forse 2.000 persone in più all’anno. Non drastico, dunque, ma per il bene della regione affinché tutti possano beneficiarne, anche a livello turistico». Nicola Storelli è docente e ricercatore all’Istituto microbiologia della SUPSI ma, soprattutto, è colui che ha curato la parte scientifica di un video che è presto diventato virale superando le 110 mila visualizzazioni in pochissime ore. Sul canale YouTube di TED-Ed - il progetto educativo dell’organizzazione no-profit TED, che ha nel leventinese Bruno Giussani il curatore europeo delle conferenze - viene presentato in quasi 6 minuti il lago meromittico di Cadagno. Si tratta di illustrazioni animate digitalmente - rivolte prevalentemente ai giovani - con testo in inglese e sottotitoli in italiano. È il primo contenuto dedicato al Ticino sulla piattaforma che conta ben 20 milioni di iscritti; quindi con una visibilità pazzesca.
Farsi conoscere
TED-Ed dal 2012 si rivolge, come detto, in primis alle scuole, promuovendo idee innovative e fornendo strumenti a supporto degli insegnanti. «L’idea del video è nata quasi per caso sotto la spinta di Bruno Giussani e di Daniele Zanzi (biologo e direttore dell’ente autonomo «Fit&Fun» di Faido, n.d.r.) in quanto ci siamo accorti che la ricerca scientifica condotta dalla SUPSI e dalla Fondazione Centro biologia alpina di Piora ed incentrata sul lago di Cadagno è spesso appannaggio dei soli addetti ai lavori», sottolinea Nicola Storelli. La splendida regione ogni anno è visitata da migliaia di ticinesi e turisti, ma «pochi di loro si rendono conto delle caratteristiche uniche del lago e delle sue peculiarità geologiche nonché degli studi che vengono svolti. Con il video si renderà accessibile al grande pubblico la rilevanza scientifica del sito».
A 2.000 metri di altitudine
Il prossimo passo - ci spiega il nostro interlocutore - sarà la mostra divulgativa nei laboratori del Centro biologia alpina a Cadagno. L’esposizione vedrà la luce nel 2025 e sarà itinerante, nel senso che si «porterà» la scienza sui banchi di scuola, più precisamente nei licei. Un’introduzione al tema in aula, dunque, seguita dalla visita in alta Leventina. Alla scoperta di un lago unico al mondo. Ciò rientra nel progetto «Agora» partito un anno fa che mira a trasmettere la conoscenza alla popolazione di modo che non resti confinata a 2.000 metri di altitudine. Sarebbe un peccato.