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Polizie: la Torre di Redde esclude la fusione con la Ceresio Nord

Il sindaco di Capriasca precisa che l'operazione non interessa: «In nessun momento abbiamo paventato questa ipotesi» - Il sindaco di Origlio: «Pensavamo che la discussione potesse andare oltre, ma abbiamo capito che non c'è interesse»
©Chiara Zocchetti
Federico Storni
21.05.2025 11:40

«In nessun momento si è paventata, da parte della Polizia Torre di Redde, l’ipotesi di fusioni». La frase è tratta da una presa di posizione inviata nella mattinata di oggi, mercoledì, dal sindaco di Capriasca Francesco Canonica, ai Comuni consorziati nella Polizia strutturata (vale a dire Comano, Cureglia e Ponte Capriasca) e al Corpo di Polizia stessa. A mettere nero su bianco l'ipotesi della fusione era stato il Municipio di Origlio, in due occasioni, nelle sue osservazioni a una mozione che chiedeva di rivalutare con quale Polizia consorziare il Comune, attualmente «affiliato» alla Ceresio Nord (di cui abbiamo riferito qui). Scriveva, per l'esattezza, il Municipio, a inizio aprile: «Recentemente, dopo un primo contatto da parte del Comune di Capriasca, la Commissione Polizia Ceresio Nord, con il supporto di tutti i Municipi, ha iniziato una discussione con lo stesso volta ad approfondire una collaborazione tra i due Corpi di polizia ed esplorare poi uno scenario di fusione dei due Corpi di polizia una volta che saranno chiariti gli scenari ed i compiti futuri delle Polizie comunali». Da noi raggiunto, il sindaco di Origlio Alessandro Cedraschi, ha affermato ci sono stati degli incontri fra i due Corpi ma che si è parlato di possibili collaborazioni e nulla più. «Inizialmente avevano recepito che questa discussione potesse andare anche oltre, ma abbiamo capito che questo accorpamento alla Torre di Redde non interessa».

La frase, quantomeno ambigua, riportata nelle osservazioni municipali nel frattempo aveva però già suscitato una reazione da parte di Capriasca, Comune polo della Torre di Redde. Il sindaco Canonica aveva già lo scorso 6 maggio inviato la stessa presa di posizione ora estesa ai Comuni consorziati, indirizzandola al collega Cedraschi e ai presidenti del Consiglio comunale di Origlio e della Commissione speciale chiamata a valutare la mozione.  «In nessun momento  - vi si legge - si è paventata, da parte di Torre di Redde, l’ipotesi di fusioni. Al contrario, durante la riunione per le collaborazioni operative è stata invece avanzata la proposta da parte di Ceresio Nord, alla stessa si è risposto che, al momento, non si ravvedeva questa necessità, poiché si era soddisfatti della qualità del servizio offerto da Torre di Redde». D'altronde, precisa ancora Canonica, «se si fosse dovuto optare per la strada della fusione, le decisioni non sarebbero state prese senza prima coinvolgere direttamente la rispettiva Commissione del Corpo e quindi senza un accordo unanime di tutti i comuni del Comprensorio Torre di Redde».

Ciò, precisato, nulla muta per quanto riguarda la mozione che verrà presto discussa in Consiglio comunale a Origlio: l'esclusione di una fusione fra Polizie non esclude in alcun modo la possibilità del Comune, se lo vorrà, di provare a cambiare comprensorio.

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