Ponte di Spada, bisognerà attendere ancora

Negli anni la realizzazione del ponte di Spada è sfumata due volte. Entrambe per lo scoppio di guerre mondiali. Ora sulla sua ultima incarnazione - come passerella ciclopedonale che colleghi Dino a Cagiallo - incombono le conseguenze della pandemia e, soprattutto, quelle della guerra in Ucraina. Ma, ci dice Diego Rodoni, direttore della Divisione costruzioni del Dipartimento del territorio, «oggi non vedo uno scenario in cui la passerella non verrà realizzata». Per farlo, però, si dovrà pazientare ancora un po’.
Maratoneta al traguardo
La similitudine è quella del maratoneta a cui cedono le gambe a pochi metri dal traguardo, e quell’attimo in cui non si sa se riuscirà a rialzarsi e concludere. Perché negli ultimi cinque anni era stato fatto tutto: concorso, progetto definitivo, credito di costruzione. Erano anche state aperte, a marzo 2022, le buste per l’appalto delle opere. Ma lo scorso agosto lil concorso è stato annullato. Tutte e quattro le offerte erano infatti superiori ai 10 milioni di franchi, quasi il doppio di quanto preventivato. Colpa della congiuntura e del prezzo dell’acciaio - materiale principale della futura passerella -, schizzato alle stelle a causa delle incertezze legate alla guerra. Acciaio il cui costo ora è però sceso. «Ma non sono scesi quelli legati ai trasporti e all’energia», puntualizza Rodoni. Il risultato? «Il primo obiettivo è realizzare l’opera, il secondo farlo con i soldi che ci sono stati stanziati dal Gran Consiglio. Ma per questo secondo punto una soluzione a oggi non l’abbiamo».
Il laboratorio Sarone
Oltre alla passerella di Spada, il credito votato prevedeva l’ottimizzazione della passerella Sarone a Lugaggia, un manufatto già esistente. In origine le due opere avrebbero dovute essere realizzate assieme, ma ora si propende per partire da Sarone perché «sarà una palestra per capire dove stiamo andando». «Vero che sarà un’opera in scala minore - dice Rodoni - ma l’esito del concorso d’appalto ci permetterà di capire che aria tira sul mercato e cosa aspettarci da un nuovo concorso per la passerella di Spada». Capire, cioè, se si riuscirà a stare nei costi preventivati oppure se diventerà inevitabile sforare. E tornare in Gran Consiglio a chiedere un aggiornamento del credito, cosa che richiederà mesi. In tutto ciò la Divisione costruzioni non si limiterà ad attendere l’esito del concorso per la passerella Sarone: «Siamo partiti a cercare nuove ottimizzazioni del progetto e abbiamo chiesto un preventivo riaggiornato, a cui si sta lavorando».
«La vogliamo fare - ribadisce Rodoni. - Possibilmente con i soldi che abbiamo».
L’evasione dei ricorsi
Sull’impasse del ponte di Spada aveva dato informazioni anche il Municipio di Capriasca la scorsa settimana, sollecitato dal PLR, dicendo essenzialmente quanto riportato in precedenza e parlando dell’«evasione dei ricorsi interposti da privati» che pure avrebbero frenato l’opera.