Prese sette milioni a 178 persone

Crac Creditwest, proposti 3 anni per un faccendiere piemontese
Red. Online
12.06.2014 05:05

CHIASSO - A otto anni dai fatti, lunedì 16 giugno Massimo Canavesio, 58.enne faccendiere piemontese, è chiamato a comparire davanti ad una Corte delle Assise criminali di Mendrisio per rispondere di quello che all'epoca fu ribattezzato il crac Creditwest. Nei suoi confronti, il procuratore pubblico Andrea Gianini ha emesso un atto di accusa che propone la condanna, con rito abbreviato, a 3 anni di detenzione, di cui due posti al beneficio della condizionale, per ripetuta appropriazione indebita. Il numero di persone cadute nel raggiro ordito a Chiasso dal finanziere rimasto in carcere per più di tre mesi tra l'estate e l'autunno 2006 ha raggiunto quota 178. Tante sono le parti danneggiate costituitesi nel procedimento penale. Stando agli accertamenti eseguiti dagli investigatori, dal 2004 l'indiziato avrebbe accumulato denaro facendo perno su sei società a lui riconducibili, poi fallite in quanto svolgevano attività creditizie senza la necessaria licenza bancaria. Tale raccolta di fondi, orchestrata nella cittadina tramite la Creditwest SA, sarebbe stata effettuata millantando promesse di collocamenti a titolo remunerativo che non venivano però eseguiti e che Canavesio sapeva non poter essere effettuati sottacendo tutto alle vittime. La somma sottratta si aggira attorno ai 7 milioni di franchi.

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