Prove d’intesa a sinistra per un’opposizione sociale e politica

Non è certo un mistero che negli anni passati alcuni partiti progressisti abbiano avuto qualche «screzio» tra di loro. Si pensi, in particolare, al rapporto non sempre idilliaco (eufemismo) tra il Partito socialista ticinese e il Movimento per il socialismo (MpS). Da almeno un annetto a questa parte, però, alcuni segnali di riavvicinamento non sono mancati: come le manifestazioni contro i tagli alla spesa pubblica oppure, giusto per citare un paio di esempi, ancora più recentemente la «battaglia» sull’iniziativa sui premi di cassa malati. Non è dunque un caso che – come aveva riferito Matteo Pronzini in un’intervista al Corriere del Ticino – l’MpS nel maggio di quest’anno ha «sottoposto un documento a PS e Verdi per una sinistra più coesa in questo contesto politico e sociale difficile e pesante». Insomma, una proposta di alleanza per il fronte progressista. Alleanza che, come vedremo, sembra oggi più vicina che mai.
In questi giorni, infatti, sui siti web dei tre partiti (PS, Verdi e MpS) è stato agendato un evento dal titolo inequivocabile: «Costruire un fronte unitario di opposizione politica e sociale». Il 28 ottobre, alle 20.30, al Centro Spazio Aperto di Bellinzona il co-presidente del PS Fabrizio Sirica, la co-coordinatrice dei Verdi Samantha Bourgoin e il deputato dell’MpS Matteo Pronzini, discuteranno – moderati dal giornalista Aldo Sofia – della «costruzione» di questo fronte unitario.
«Diciamo che abbiamo deciso di uscire a cena, ma ancora non sappiamo se sarà amore», spiega sorridendo Pronzini, contattato dal CdT per un chiarimento. Scherzi a parte, aggiunge, «sono molto contento di questo primo passo: ci siamo incontrati diverse volte con il PS e i Verdi e abbiamo deciso di lanciare un dibattito con questa prima serata pubblica in cui discuteremo delle sfide che ci attendono». Sfide che, sottolinea il deputato dell’MpS, non mancano. «C’è una situazione politica e sociale molto difficile. A livello internazionale, ma anche locale. È in atto una deriva a destra e pensiamo sia importante capire se (ndr. a sinistra) riusciamo a fare passi avanti, ad avvicinarci». Detto altrimenti: per Pronzini, in questo contesto «occorre riflettere assieme – pur riconoscendo che veniamo da situazioni e visioni diverse – su come costruire un fronte tagliafuoco contro la destra». Ed è importante, chiosa Pronzini, farlo con le rispettive basi. Di qui, appunto, l’idea di una serata in cui discuterne pubblicamente: «È fondamentale che dialoghiamo con la nostra base. Perché sono sicuro che anche le critiche della base possono spingere noi politici a fare passi avanti. A stimolarci».
Dal canto suo, il co-presidente del PS, Fabrizio Sirica, definisce la serata di confronto tra i tre partiti «un’apertura verso un fronte il più unito possibile». Il modo di lavorare del PS, aggiunge, «è sempre stato a vocazione unitaria. Quindi accogliamo positivamente questo invito da parte dell’MpS». Si tratta, ad ogni modo, «di un primo scambio e confronto sui temi». Perché, sottolinea Sirica, «su molti dossier – come il salario, la parità, il clima – siamo già pressoché perfettamente allineati», ma può capitare di muoversi divisi «solo per scaramucce di partito». Ecco, evidenzia il co-presidente del PS, «è interessante se ragioniamo assieme su come evitare queste divisioni». Detto ciò, chiosa Sirica, è presto per parlare di vere e proprie alleanze: «Alleanza è una parola molto grande. Come ho già avuto modo di dire, etimologicamente si fonda sulla lealtà. E, dunque, prima di parlare di alleanze abbiamo un bel percorso da fare». Insomma, «un passo alla volta, iniziamo a lavorare».