Cadempino

Pugni a due giocatori: genitore bandito dai campi

Interdizione dai terreni da gioco ticinesi fino a giugno dell’anno prossimo per uno degli adulti che a margine della partita tra San Zeno e Ascona/Solduno ha picchiato un ragazzo – In questi giorni verranno depositate due denunce in polizia da parte dei familiari dei giovani
© CdT/Gabriele Putzu
Valentina Coda
13.10.2023 06:00

Quello che è successo al campo comunale di Cadempino giovedì scorso, a margine della partita degli allievi A (livello 2, quindi tra i 16 e i 18 anni) tra il San Zeno e l’Ascona/Solduno, era destinato ad avere ripercussioni non solo sul piano sportivo vista la gravità dei fatti. Una prima conseguenza è arrivata dalla Sezione disciplinare della Federazione ticinese di calcio (FTC), che dopo essersi presa del tempo per reperire tutte le informazioni necessarie, ha interdetto dai terreni da gioco di sua competenza, fino a giugno dell’anno prossimo, uno dei due genitori della squadra del San Zeno che ha alzato le mani contro uno dei due giocatori dell’Ascona/Solduno.

La seconda conseguenza, di natura penale, è attesa a giorni, quando i genitori dei due giocatori picchiati (uno di loro è minorenne, ndr) depositeranno le rispettive denunce in polizia.

Ma chi controlla?

Il genitore della squadra del San Zeno raggiunto dalla sanzione non potrà quindi mettere piede su un campo da calcio di competenza della FTC, o perlomeno sul suo perimetro, per i prossimi otto mesi. Ma è veramente fattibile? Anzi, riformuliamo. È una via senz’altro percorribile, ma chi controlla che questa misura venga rispettata? Nessuno. «Il controllo è sicuramente problematico, se non impossibile – ammette il presidente della Sezione disciplinare, Riccardo Valsangiacomo –. L’interdizione dai campi fino a giugno dell’anno prossimo è stata data a una persona che non è tesserata alla FTC. Su questo caso siamo intervenuti noi, se invece fosse stato toccato fisicamente l’arbitro, la vicenda sarebbe stata di competenza di Berna, che di norma dà come minimo un anno di squalifica».

Sul fronte penale, invece, stando a nostre informazioni i genitori dei due giocatori dell’Ascona/Solduno picchiati depositeranno in questi giorni ognuno una denuncia in polizia.

Cos’è successo

Giovedì scorso, le due squadre stavano disputando una partita tutto sommato tranquilla. Durante i minuti di recupero, però, si verifica un cambio di passo. Un diverbio tra giocatori, con spintoni annessi, costringe l’arbitro a estrarre dal taschino due cartellini rossi: uno per un giocatore del San Zeno, l’altro per uno dell’Ascona/Solduno.

Al termine del match, finito 3 a 2 per i padroni di casa, diversi spettatori (familiari dei ragazzi) sono entrati sul terreno da gioco e, stando a quanto abbiamo potuto appurare, due genitori di altrettanti giocatori del San Zeno hanno aggredito con schiaffi, pugni e calci due ragazzi della squadra dell’Ascona/Solduno, uno dei quali minorenne.

Fatti gravi che sono andati oltre lo sport e che hanno reso necessario l’intervento della Polizia del Vedeggio, arrivata al campo comunale di Cadempino quando la situazione era tornata alla normalità.

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