«Quando c'è un temporale sei sull'attenti, ma oggi sono tranquillo»

«Personalmente ora sono abbastanza tranquillo. Certo, quando c’è un temporale, come è capitato nel fine settimana appena trascorso, si è più sull’attenti, ma credo che sia normale dopo quello che è successo. Posso però rassicurare i miei concittadini che la situazione non è peggiorata rispetto a prima. Siamo ripartiti, insomma, e lo abbiamo fatto subito. E ciò mi riempie di orgoglio». Quanto visto la sera del 21 giugno scorso rimarrà per sempre nella memoria degli abitanti di Lostallo. Le scene di devastazione provocate dal maltempo sono poi arrivate agli occhi della Svizzera intera come un pugno in pieno volto.

Ferita impossibile da rimarginare
Una ferita che sarà impossibile da rimarginare - sono decedute tre persone nella frazione di Sorte, un ex municipale ed una coppia sulla cinquantina -, ma che grazie agli interventi messi celermente in atto si è riusciti in qualche modo a lenire, come ben riassunto nelle dichiarazioni iniziali del sindaco Nicola Giudicetti. Con il quale oggi abbiamo fatto il punto della situazione su quanto fatto e su quello che resta da fare per ovviare ad un disastro che ha causato danni per una quarantina di milioni di franchi. E messo fuori uso i due grotti, i cui proprietari intendono comunque riaprire il prima possibile.

Bacini svuotati
In 15 minuti, quella drammatica sera verso le 20.30, gli altrettanti riali del paese mesolcinese esondarono. Poi, improvvisa, la frana che ha travolto Sorte provocando distruzione e morte. «È stata ripristinata la situazione normale. I bacini sono stati svuotati. Resta da togliere il materiale dal riale San Giorgio», esordisce il nostro interlocutore. Non è un corso d’acqua qualunque quello appena citato. Il riparo lungo mezzo chilometro che avvolge il tratto finale del torrente ha permesso di salvare l’abitato di Lostallo, a sud. Attualmente in corso i lavori di costruzione delle due deponie, sopra il villaggio di Sorte, al Ria del Bianch, dove verrà depositato - in una - il materiale proveniente da Lostallo e dagli altri Comuni della valle maggiormente toccati e - nell’altra - quello dell’Ufficio federale delle strade. Le discariche consentiranno inoltre di proteggere la frazione. Complessivamente potranno essere accatastati circa 300 mila metri cubi di materiale.

Focus sul letto del fiume
Riaperta venerdì in modo provvisorio, ci spiega ancora il sindaco Nicola Giudicetti, la strada forestale. Per quanto riguarda i terreni agricoli, anche nella fattispecie i lavori sono cominciati; si stimano costi compresi fra i 2 e i 3 milioni, perlopiù a Lostallo. In questo senso è stato chiesto all’esercito di dare una mano per sgomberare i sedimi in tutta la Mesolcina: «Il legname verrà portato via e triturato, ma per il resto del materiale sono in corso delle valutazioni». Questione acqua, in tutti i sensi. «La stazione di pompaggio di Sorte, che si era rovesciata a seguito dell’alluvione, adesso funziona. Si è messo mano agli argini della Moesa. In particolare bisogna tenere sotto controllo il letto del fiume che si è alzato a causa dei detriti. Stiamo analizzando la situazione nel dettaglio».

Raccolti quasi 2,4 milioni
Oltre alla grandissima solidarietà che ha permesso di raccogliere finora quasi 2,4 milioni di franchi, a toccare il cuore della Svizzera tutta è stato il caso dei due giovani rimasti orfani a seguito della morte dei genitori. La famiglia si era trasferita a Sorte da pochi mesi. «Li abbiamo seguiti ed aiutati per affrontare la tragedia. Personalmente li ho sentiti spesso. Difficile trovare le parole di fronte ad una disgrazia simile. Tutta la comunità di Lostallo, in primis, si è stretta attorno a loro sin da subito. Non potevamo lasciarli soli».

Domani riapre l'A13
Riapre completamente al traffico domani, martedì 3 settembre, il tratto dell’A13 fra Lostallo e Mesocco pesantemente danneggiato a seguito del nubifragio che ha colpito la Mesolcina il 21 giugno. Dopo due settimane scarse, esattamente il 5 luglio, la carreggiata era di nuovo transitabile ma su una sola corsia per direzione di marcia. La velocità massima consentita è di 120 chilometri orari. I costi per la ricostruzione sono pari a 7 milioni di franchi. Proseguono invece i lavori di sgombero del materiale.
