Sotto la lente

Quel piccolo mondo che resiste alla modernità

Nel cuore di Bellinzona lo storico negozio Toni Balocchi, specializzato in giocattoli di legno, testimonia la tendenza nel ricercare il dono «di una volta» capace di durare nel tempo, rispetto a quello virtuale ed effimero
© CdT/Chiara Zocchetti
Irene Solari
25.12.2025 06:00

Un ritorno al passato, alla materia, ai ricordi. Ai giocattoli di un tempo. È questa l'impressione che si ha entrando in un piccolo mondo che sembra appartenere ad un'altra epoca: quello del negozio Toni Balocchi, nel cuore di Bellinzona, specializzato in creazioni di legno. Le vetrine, negli scorsi giorni, hanno visto fermarsi persone di tutte le età alla ricerca di un regalo da mettere sotto l’albero di Natale. Nella storica boutique turrita l’atmosfera che si respira è particolare. Niente oggetti, giochi o gadget tecnologici. Qui trovano spazio articoli ispirati a quelli di una volta, accanto a giocattoli più moderni ma rivisitati in chiave rétro. Dei prodotti sempre più apprezzati e ricercati dalla clientela che stanno creando una nuova tendenza nel settore. 

Materia e profumo

Tra gli scaffali non mancano giochi da tavolo, di logica, piccoli strumenti musicali, proiettori che raccontano le storie della buonanotte. Ma soprattutto casette, botteghe, sale da tè, automobili, costruzioni, percorsi per le biglie. Tutte accurate riproduzioni in legno. Una materia dal fascino sempreverde che plasma anche diversi giochi d'ispirazione montessoriana. «E infatti il legno piace moltissimo ai bambini più piccoli per l’effetto ‘‘ vivo’’ che riesce a creare, per la sua consistenza che stimola il contatto e anche per il suo profumo che dà tranquillità», ci spiegano nel negozio. «Si capisce subito che è qualcosa di naturale. Diverso dalla fredda plastica e dunque viene preferito».

Guidati dai ricordi

Ma quindi, chiediamo, in un mondo assillato dalla tecnologia, dai social e dalle creazioni dell’Intelligenza artificiale, c’è ancora chi va alla ricerca di un giocattolo «reale» e non virtuale? La risposta è: assolutamente sì. Anzi. Per chi lavora nel settore si sta assistendo a un vero e proprio revival dei giochi di un tempo, soprattutto di quelli in legno. «Le persone vengono qui guidate dai loro ricordi d’infanzia e spesso ritrovano dei giocattoli simili a quelli che avevano da piccoli». Un fascino che attira una clientela di tutte le età. «Oltre ai bambini vediamo che c’è la generazione degli adulti e anche quella di chi ha qualche anno in più». E i regali vengono destinati, allo stesso modo, senza alcuna distinzione di età.

Intrecci di generazioni

Ci sono poi diverse persone adulte o anche anziane che raccontano a chi gestisce il negozio di avere ancora tra le loro cose un giocattolo comprato qui molti anni prima. «Non è una sorpresa: scegliendo oggetti fatti di materia e non virtuali, questi hanno il vantaggio di saper durare negli anni e anche di passare da una generazione all’altra, raccontando una storia». Storie e generazioni che si sono intrecciate tra gli scaffali dell’attività aperta oltre 30 anni fa e che resiste ancora oggi agli scossoni e alla frenesia del mondo moderno.

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