Il caso

Quella gemma sarà ancora più preziosa

Ristrutturazione e valorizzazione per lo storico Palazzo Resinelli di Bellinzona - Le facciate verranno riportate agli antichi splendori - Nel nuovo edificio anche appartamenti e spazi amministrativi
Ecco come si presenterà il complesso verso via Cancelliere Molo. A fianco la scalinata. © Rendering Artisa
Alan Del Don
30.07.2022 06:00

È una gemma che da oltre un secolo impreziosisce la parte alta del viale Stazione di Bellinzona. Non a caso è un bene culturale tutelato d’interesse cantonale e vanta pure l’arco e una lunga scalinata. Il Palazzo Resinelli, di proprietà della Fondazione Swisscanto, sarà oggetto nei prossimi anni di un progetto di ristrutturazione e valorizzazione. Ad occuparsene sarà il gruppo Artisa che farà la stessa cosa, in pratica, all’ex complesso della Globus e alle botteghe Varenna nel cuore di Locarno. Stando a quanto appreso dal Corriere del Ticino, contro la domanda di costruzione inoltrata nelle scorse settimane nella Turrita - che prevede anche un edificio residenziale e commerciale con corte interna nonché un’autorimessa interrata - non sono state inoltrate opposizioni.

Il gruppo Artisa ci crede

La novità più rilevante è la creazione, in pratica, di un nuovo mini quartiere sul retro del Palazzo Resinelli, in via Cancelliere Molo. Tra le due strutture, ci hanno spiegato gli specialisti di Artisa, verrà infatti realizzato «un comparto verde recuperando l’idea dell’inizio del secolo scorso di un giardino sull’area posteriore dell’edificio. Le facciate del Palazzo Resinelli saranno completamente ristrutturate e restaurate e riportate al loro splendore. Internamente saranno recuperati i vani esistenti con un totale ammodernamento degli impianti che non andrà però ad intaccare quanto presente in origine». Una ristrutturazione conservativa, insomma. In quello che oggi è un sedime destinato a parcheggio sorgeranno invece appartamenti e spazi amministrativi (si veda il rendering su www.cdt.ch).

L’arco e la scalinata

Edificato nel 1910 dall’architetto valmaggese Paolo Zanini con la collaborazione dell’ingegnere Secondo Antognini, il Palazzo Resinelli è stato uno dei primi stabili ticinesi con parti in cemento armato. Da lì è partita l’attività oramai centenaria della famiglia Monn: nel 1921 Carlo ed Emilio rilevarono il negozio di stoffe e si lanciarono in un’avventura di successo che prosegue sull’onda dell’abbigliamento d’alta moda con punti vendita a Bellinzona, Locarno, Lugano e Chiasso. Si sono in seguito succedute altre attività, che non stiamo qui a ricordare. Il complesso - in stile liberty, molto elegante ed imponente - è contraddistinto da due corpi separati sormontati da un arco e arricchiti dalla scalinata che porta il nome del commerciante Dionigi Resinelli, che dal viale conduce alla sottostante via Cancelliere Molo.

Stava crescendo ed è cresciuta

Lo sviluppo del tessuto urbano ha portato, a partire dal 1900, all’insediamento di diversi edifici commerciali lungo il viale Stazione cittadino che nella sua conformazione attuale venne «pensato» fra il 1875 ed il 1880. Sono anni di trasformazioni per Bellinzona, che non a caso nel 1878 fu scelta come capitale stabile del Cantone Ticino. Nel 1907, poi, furono incorporati i territori comunali di Carasso, Daro e Ravecchia. La Turrita stava crescendo. Ed è cresciuta.

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