Quelle strade piene di buche

È uno dei problemi che più fa incavolare il cittadino-automobilista. La cui delusione viene poi esplicitata in quell’interrogativo che, ammettiamolo, almeno una volta ci siamo posti tutti: «Pago le imposte per cosa se poi le strade sono piene di buche?». Archiviato in un battibaleno lo scoramento, beninteso, abbiamo compilato la nostra dichiarazione e atteso che Cantone e/o Comune sistemassero la carreggiata in questione. A volte ci vogliono settimane, in alcuni casi mesi, magari anche anni, ma prima o poi la «classica» pezza la ci si mette. Non siamo a Roma, per capirci, dove voragini e crateri lunari inghiottono letteralmente le vetture ad ogni piè sospinto. Alle nostre latitudini la situazione è decisamente (e per fortuna) sopportabile. Lo è, anche, a Bellinzona, dove il Municipio ha appena trasmesso al Legislativo un messaggio di una decina di pagine per degli interventi di manutenzione straordinaria previsti dal 2024 fino al 2026. La spesa complessiva ammonta a 3,45 milioni.
Da Monte Carasso a Gudo
Lo strumento scelto è quello del credito quadro, sulla falsariga di quello approvato dal plenum nel maggio 2020 per 3,2 milioni (22 strade in otto quartieri: le ultime opere si concluderanno entro fine anno). E di quelli che erano stati accolti, prima dell’aggregazione, dagli odierni quartieri di Camorino, Gudo, Monte Carasso, Sementina e della stessa Turrita per un totale, a consuntivo, di oltre 4,5 milioni di franchi. Tanti soldi, insomma, per conservare in buono stato una rete stradale di 300 chilometri del valore patrimoniale di ben 750 milioni. Sì, avete letto bene. «Gli interventi considerati verranno eseguiti in maniera coordinata con le eventuali interessenze di altri servizi interni della Città e di altre aziende (AMB, Swisscom, Cablecom, Metanord e Teris)», si legge nel messaggio.
Il piano d’azione prevede, sull’arco dei prossimi tre anni, il rifacimento di sei strade in altrettanti quartieri della capitale. Si tratta di collegamenti principali «molto sollecitati e che attualmente presentano importanti segni di degrado per l’intenso traffico che giornalmente devono sopportare», precisa l’Esecutivo.
L’illuminazione pubblica
Mettiamole dunque sotto la lente, queste strade. La più nota è viale Stefano Franscini, in città, nella tratta fra la Scuola d’arti e mestieri dell’elettrotecnica e della meccanica e la passerella della Torretta. L’asfalto presenta evidenti rappezzi che necessitano a loro volta di un intervento affinché sotto le ruote non si senta più nulla. Il costo dell’opera è di 770.000 franchi. Passiamo a Camorino, In di Campagn, all’incrocio fra le vie Ala Munda e Ala Trempa. Il manto stradale è segnato e necessita di un restyling per il quale si è stimata una spesa di 560.000 franchi. In entrambi i casi verrà rifatta pure l’illuminazione pubblica. A Giubiasco, per contro, si metterà mano alle vie Mondari e del Piano, nel tratto tra via Baragge, via del Piano e l’incrocio con la strada dell’Argine. In questo caso il costo ammonta a 975.000 franchi per una superficie di 3.500 metri quadrati.
Via Pobbia a Sementina
Spostiamoci a nord, a Gorduno per la precisione, in via Caringetto, all’altezza del cimitero. Con una spesa di 310.000 franchi si porrà rimedio alla tratta fra via Cantonale e via Rodello e si poserà una nuova illuminazione. Nel piccolo quartiere di Moleno, invece, si procederà con il rinnovo del tratto di strada che passa sul ponte, per intenderci. La spesa sarà di 235.000 franchi. Torniamo, infine, a sud, per chinarci sulla via Pobbia di Sementina, in zona industriale. Per una superficie del campo stradale di 2.700 metri quadrati il costo preconizzato per il segmento tra le vie al Ticino e ai Salici è di 550.000 franchi.
I lavori inizieranno l’anno prossimo per concludersi nel 2026. Il credito quadro, precisa il Municipio, è contemplato nel Piano delle opere 2023-2027 «attualmente in fase di aggiornamento». Il Consiglio comunale dovrebbe approvare i 3,45 milioni di franchi verosimilmente entro la fine dell’anno, nella seduta prima di Natale.