Locarno

«Questo clima di incertezza non giova proprio a nessuno»

Esercenti e albergatori del Locarnese preoccupati per il nuovo ricorso contro i concerti estivi in piazza Grande – «Cerchiamo di calmare le acque privilegiando il dialogo tra tutte le parti affinché si possa trovare una soluzione condivisa»
I grandi eventi fanno da traino al settore turistico nel suo complesso. © CdT/Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
23.10.2025 06:00

«Questo clima di incertezza non giova a nessuno». È questo il ritornello che ci sentiamo ripetere da esercenti e albergatori del Locarnese riguardo al nuovo ricorso contro il bando di concorso indetto dalla Città per l’assegnazione del suolo pubblico in piazza Grande e Largo Zorzi a chi organizzerà i concerti estivi nel periodo compreso tra il 2028 e il 2032. L’eventualità che la situazione di stallo possa protrarsi a lungo è fonte di preoccupazione per gli addetti ai lavori dei settori dell’accoglienza e della ristorazione. L’avvocato del proprietario del ristorante che si affaccia su piazza Grande e che lamenta di esser stato l’unico escluso dal perimetro degli eventi, ha chiesto che al ricorso venga accordato effetto sospensivo parziale. Ciò significa che il concorso segue la sua procedura normale fino a giovedì 30 ottobre, giorno in cui scade il termine per presentare le offerte per l’organizzazione degli open air estivi nel salotto buono cittadino. Ma a quel punto, se il Consiglio di Stato dovesse concedere l’effetto sospensivo, il Municipio non potrà aprire le buste con le offerte fintanto che il ricorso non sarà stato evaso.

«È una situazione niente affatto bella», rileva Nunzio Longhitano, presidente di GastroLagoMaggiore e Valli. «Con alcuni colleghi abbiamo discusso informalmente del nuovo ricorso e nei prossimi giorni ci ritroveremo per decidere quali passi eventualmente intraprendere come associazione», aggiunge Longhitano. La scorsa estate, insieme ai suoi omologhi colleghi a capo delle associazioni che rappresentano gli interessi degli albergatori e dei campeggiatori, il presidente degli esercenti del Locarnese e Valli aveva scritto una lettera aperta con la quale invitava il suo collega a ritirare il primo ricorso contro la procedura per l’assegnazione di piazza Grande e Largo Zorzi. E questo in virtù delle importanti ricadute generate dagli open air estivi in piazza Grande.

Primo appello inascoltato

L’appello lanciato dalle tre associazioni di categoria era però rimasto inascoltato, tanto che il Municipio, per non perdere ulteriore tempo in attesa di una decisione sul ricorso da parte del Consiglio di Stato, aveva deciso di annullare la cosiddetta richiesta di manifestazione d’interesse e di pubblicare un vero e proprio concorso. Un cambio di rotta che è però andato a cozzare contro un nuovo ricorso, presentato sempre dal titolare dell’esercizio pubblico di piazza Grande che si ritiene discriminato.

«Non ci intromettiamo di sicuro nelle motivazioni del ricorso. Possiamo però assicurare la nostra disponibilità al dialogo per trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti in causa», tiene a sottolineare dal canto suo Marcel Krähenmann, presidente di HotellerieSuisse per il Sopraceneri. «Di certo non è una bella situazione quella che è venuta a crearsi, ma ora è importante calmare le acque. Proprio la prossima settimana avremo un incontro con gli organizzatori di Moon & Stars (che stanno già allestendo il programma dei concerti per il 2026, ndr.) e cercheremo di rassicurarli sul fatto che tutto si sistemerà», aggiunge il presidente dell’associazione che riunisce gli albergatori, augurandosi che entro fine anno possa essere fatta chiarezza per quanto attiene all’organizzazione degli eventi musicali in piazza Grande nel quinquennio 2028-2032. «Sappiamo che questo tipo di eventi si programma con largo anticipo - conclude Krähenmann -, ma riteniamo ci sia ancora tempo a sufficienza affinché tutto possa sistemarsi per il meglio».

«Vogliamo una città viva»

«Per noi è importante che la piazza e la città siano vive a vantaggio tanto dei residenti, quanto dei turisti», gli fa eco Simone Patelli, presidente dell’Associazione campeggi ticinesi, anche lui firmatario della lettera con la quale si chiedeva al ricorrente di tornare sui suoi passi. «È vitale che i grandi eventi possano venir organizzati anche in futuro», aggiunge Patelli, sottolineando a sua volta gli effetti positivi generati da queste manifestazioni. Effetti positivi che sono confortati dai numeri. Il pubblico da primato per l’edizione di quest’anno di Moon & Stars, insieme alle migliaia di cinefili che hanno assistito alle proiezioni del Film Festival, ha contribuito in maniera importante alla crescita dei pernottamenti nel trimestre estivo, con una punta del +17% in luglio.

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