Chiasso

Rotaie che tracciano la storia, la stazione compie 150 anni

Nel 1874 la fermata della cittadina ha acquisito la qualifica di «internazionale», dando il la allo sviluppo di un’intera regione – L’anniversario sarà festeggiato il 23 marzo (ma non solo) con una serie di eventi – Le FFS, per l’occasione, presenteranno inoltre la struttura ammodernata
©Gabriele Putzu
Stefano Lippmann
13.03.2024 20:50

Centocinquanta anni e nessuna voglia di sentirseli addosso. Anzi. Ne sono passati di treni da quel lontano 27 gennaio del 1874: giorno, mese e anno in cui l’Assemblea federale approva la «Convenzione tra la Svizzera e l’Italia per la congiunzione ferroviaria del Gottardo colle ferrovie italiane a Chiasso e a Pino». Una data che per Chiasso ha un duplice valore: da lì via, infatti, la stazione ferroviaria ha acquisito la qualifica di «internazionale». Anche grazie a questo – alla presenza marcata della ferrovia – nel Novecento la cittadina ha vissuto un periodo d’oro, prima di lasciare spazio – parliamo degli ultimi decenni – a una fase più in ombra. Che ora, viene lasciato intendere, si vuole superare. Questa mattina, infatti, è stato presentato il programma dei festeggiamenti per i 150 anni. Ma non solo: la ricorrenza cade in concomitanza con la fine dei lavori di ammodernamento dello stabile viaggiatori da parte delle FFS. «Abbiamo legato due eventi in un’unica ricorrenza – ha spiegato il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni –, che da un lato ricorda il passato e dall’altro da uno sguardo al futuro». Già, perché l’investimento per l’ammodernamento fatto dalle Ferrovie «per noi è un segnale incoraggiante, che lascia le incertezze nel passato». Conferme, in tal senso, sono giunte anche dal manager regionale Regione Sud delle FFS Stefano Ardò il quale, durante il suo intervento, ha ripercorso «tre anni di intensi lavori» che hanno portato all’ammodernamento «della struttura, dei marciapiedi e delle sale d’attesa. Un aspetto per noi importante – ha sottolineato Ardò –. Abbiamo voluto dimostrare l’importanza e il piacere di lavorare per il Mendrisiotto e per Chiasso».

Una giornata di festa

La data scelta per i festeggiamenti è quella di sabato 23 marzo (un ciclo di appuntamenti andrà in scena nelle settimane seguenti, vedi sotto). Un giorno di giubilo – ha spiegato dal canto suo la responsabile marketing del Comune Francesca Cola Colombo – per ricordare «l’accordo di 150 anni fa che ha cambiato l’immagine della città». Basti pensare, è stato ricordato durante l’incontro, che in passato le FFS contavano a Chiasso all’incirca 1.600 dipendenti.

Entrando nei dettagli della giornata di festa, nel parcheggio P+R a Nord della stazione si comincerà alle 10.30 con l’arrivo del convoglio TiLo che sarà battezzato con lo stemma del Comune di Chiasso. Seguiranno il saluto delle autorità e le attività ricreative inerenti il mondo dei treni. Alle 11.30, nel capannone che sarà appositamente approntato, aperitivo e maccheronata offerti. Non mancheranno anche le note della Bandella di Tremona e dei Corni delle Alpi del gruppo Quartieri alti. Al binario 674 vi sarà invece la possibilità di salire a bordo del treno «Prestige Continental Express», con bar in funzioni e musica dal vivo con il Maestro Fulvio Rosa al pianoforte. Infine, alle 19.30, cena con delitto proprio sul Prestige Continental Express (prenotazione obbligatoria allo 091/682.53.31). Domenica vi sarà ancora un’ultima occasione per visitare lo storico convoglio, dalle 9 alle 13.

Volti e ricordi, ma anche AlpTransit

La stazione ferroviaria internazionale di Chiasso ha sicuramente cambiato il volto del Mendrisiotto. La ferrovia sarà dunque il tema conduttore di quattro conferenze pubbliche che si svolgeranno tra aprile e maggio. Il 9 aprile alle 20.30, al foyer Cinema Teatro, il vicedirettore del CdT Bruno Costantini modererà l’incontro «La stazione di Chiasso. Ricordi, linguaggio e persone». Martedì 16 aprile, sempre alle 20.30 al foyer, di parlerà de «La stazione ferroviaria di Chiasso: dal fabbricato in legno alla realizzazione della Stazione ferroviaria internazionale»; come pure di «Arte e polemiche alla stazione di Chiasso. ‘L’emigrante’ di Pietro Chiesa e ‘Italia e Svizzera’ di Margherita Osswal-Toppi». Modererà l’appuntamento Flavio Cometta, presidente del Circolo «Cultura, insieme». Una settimana più tardi, sempre Cometta, introdurrà due temi: «La Chiasso ferroviaria: tra passato e futuro» con Remigio Ratti e «Logistica – la spina dorsale dell’economia nazionale e locale» con il già CEO del gruppo Hupac Berhard Kunz. Per finire, sabato 4 maggio alle 10.15 (sempre al foyer) ci sarà una tavola rotonda, moderata dal collega del CdT Paolo Galli, su «Il futuro di AlpTransit visto dal sud delle Alpi». Un tema, quest’ultimo più che mai d’attualità. «Un’opera rimasta inconclusa» ha ricordato quest'oggi il vicepresidente di Pro Gottardo Gianni Ghisla. Un’associazione che «si sta dando da fare per cogliere l’ultima opportunità volta a completare AlpTransit per il 2050».

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