Locarno

Schermo di Vacchini, «grazie al dialogo abbiamo raggiunto il nostro scopo»

I promotori della petizione «Locarno: don’t touch the screen» esultano per la decisione del CDA del Locarno FIlm Festival
© LFF/Massimo Piccoli
Red. Online
16.12.2025 07:58

«Grazie al dialogo abbiamo raggiunto lo scopo della nostra petizione: evitare ulteriori improvvisazioni come quella a cui abbiamo assistito nel 2025, e rendere attenti i vertici del LFF che una delle maggiori manifestazioni culturali della Svizzera non può non tenere conto del valore architettonico delle sue strutture temporanee e che ogni cambiamento deve scaturire da un’approfondita riflessione, riflessione peraltro suggerita in ottobre anche dal Consiglio di Stato». Lo scrivono in un comunicato stampa odierno i promotori della petizione «Locarno: don’t touch the screen» lanciata 5 mesi fa per la reintegrazione della struttura dello schermo di Livio Vacchini per le prossime edizioni del Locarno Film Festival. Comer noto, negli scorsi giorni, il Consiglio di Amministrazione dell'evento cinematografico aveva deciso la reintegrazione della storica struttura per l'edizione 2026 e, molto probabilmente, anche nel 2027.

I promotori fanno inoltre sapere che «continueremo a seguire da vicino i prossimi sviluppi e rimarremo vigili, come gruppo di accompagnamento, al fine di continuare a sostenere ogni riflessione utile a garantire, anche in futuro, la necessaria funzionalità, qualità e coerenza architettonica delle strutture temporanee del LFF, anche in relazione ai contenuti mostrati. Ci rallegriamo dunque che la legittimità della rivendicazione sia stata infine riconosciuta e ribadiamo il nostro ringraziamento alle 9.402 persone che ci hanno creduto firmando la petizione, garantendo un caloroso e fondamentale sostegno».

Di seguito la lista dei primi 50 firmatari della petizione

Michele Bardelli, architetto, già Municipale della Città di Locarno – Silvia Barrera Meili, architetta, co-Presidente SIA Ticino e rappresentante SIA-Ticino nel Comitato CAT (Conferenza delle Associazioni Tecniche del Cantone Ticino) – Michael Beltrami, regista e produttore – Renato Berta, direttore della fotografia, Premio Cinema Ticino 2009 – Patricia Boillat, cinema designer e filmmaker – Mario Botta, architetto, Fondatore dell'Accademia di Architettura di Mendrisio – Danilo Catti, regista e produttore – Michele Dell'Ambrogio, critico cinematografico, Responsabile artistico del Circolo del cinema Bellinzona, Premio Cinema Ticino 2025 – Tiziano Fontana, Presidente Società ticinese per l’arte e la natura STAN, Sezione ticinese di Patrimonio svizzero – Franz Graf, architetto, Direttore Laboratoire des Techniques et de la Sauvegarde de l’Architecture Moderne TSAM – EPFL – Elena Gugliuzza, cinema designer e filmmaker – Villi Hermann, cineasta e produttore, Premio Cinema Ticino 2011 – Adriano Kestenholz, regista, Presidente AFAT - Associazione Film Audiovisivi Ticino – Marco Müller, Direttore Centro di Ricerche sulle Arti del Cinema, Università di Shanghai, già Direttore Locarno Film Festival (1992-2000) – Nicola Navone, architetto e dottore di ricerca, Vicedirettore Archivio del Moderno dell’Università della Svizzera italiana – Roberto Pomari, Presidente Film Festival Diritti Umani Lugano, già Direttore Palacinema – Esmé Sciaroni, truccatrice cinematografica, architetta, Premio Cinema Ticino 2017 – Silvio Soldini, regista e sceneggiatore – Laurent Stalder, professore di storia e teoria dell’architettura, ex Direttore dell’Istituto di Storia e Teoria dell’Architettura GTA ETHZ – Eloisa Vacchini, architetta, Titolare dello Studio Vacchini – Sergio Castellitto, attore, regista, Pardo alla carriera 2013 Locarno Film Festival – Teresa Cavina, direziona artistica, programmer e mentoring, già Direzione artistica Locarno Film Festival (2001-2005) – Michela Cescon, attrice, regista – Saverio Costanzo, regista, sceneggiatore, Pardo d'oro 2004 Locarno Film Festival con «Private» – Lorenzo Cotti, architetto – Giairo Daghini, filosofo – Steve Della Casa, critico cinematografico, direttore artistico, Conservatore dell’archivio del Centro Sperimentale di Cinematografia, conduttore di Hollywood Party – Marco Tullio Giordana, regista, sceneggiatore, Pardo d'oro 1980 con «Maledetti vi amerò», premio speciale alla carriera 2024 Locarno Film Festival – Spartaco Greppi, economista – Agnese Làposi, regista – Cristiana Mainardi, produttrice cinematografica, imprenditrice – Martina Malacrida Nembrini, storica del cinema – Christian Marazzi, economista – Simona Martinoli, storica dell’arte e dell’architettura – Paolo Mazzucchelli, artista – Mariangela Mianiti, scrittrice – Franco Moro, architetto – Roberto Ostinelli, architetto museografo – Domenico Procacci, produttore cinematografico, fondatore della casa di produzione Fandango – Enzo Rombolà, architetto studio Arnaboldi – Samir, cineasta – Kasia Smutniak, attrice, Leopard Club Award 2021 – Nando Snozzi, artista – Stefano Spinelli, fotografo – Claudio Tettamanti, cineasta e sonorizzatore – Marco Turco, regista, sceneggiatore – Felice Varini, artista – Carmen Vaucher de la Croix, economista – Stanislaus von Moos, storico dell’arte e teorico dell’architettura, prix Meret Oppenheimer 2023.

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