Insegnamento

Scuola media aggregata in Leventina? «Qualità non a repentaglio»

Il Consiglio di Stato risponde ai dubbi della deputata Sara Imelli sull’ipotesi di porre le sedi di Giornico e Ambrì sotto un cappello amministrativo unico: «La prassi è costante negli istituti comunali e non crea problemi»
Foto Chiara Zocchetti
Simone Berti
02.07.2019 16:06

BELLINZONA - «La realizzazione di un istituto unico con una sede e due sottosedi non comporta alcuno svantaggio per gli allievi, per i docenti e più in genere per l’insegnamento». Lo scrive il Consiglio di Stato rispondendo alla deputata PPD Sara Imelli che aveva chiesto spiegazioni sull’ipotesi di accorpare le sedi di scuola media di Giornico e Ambrì sotto un unico cappello amministrativo. Ipotesi di lavoro confermata dal Dipartimento competente, guidato da Manuele Bertoli. Le riflessioni sono state avviate in considerazione del fatto che la sede di Ambrì è la più piccola del Ticino e il numero delle persone residenti nel comprensorio delimitato dai comuni di Airolo, Bedretto, Dalpe, Prato Leventina e Quinto è in costante diminuzione. IL DECS ritiene sia necessario individuare delle soluzioni «che permettano di mantenere in Alta Leventina dei servizi scolastici di qualità, senza rinunciare alla vitalità che contraddistingue la scuola media di Ambrì così come il suo legame con il territorio». Il Governo ricorda inoltre che «l’organizzazione di istituti unici con sedi diffuse sul territorio è prassi costante per le scuole comunali, anche quelle leventinesi, senza che questo venga vissuto come problematico». Non vi sono oggi altre sedi di scuola media in una situazione paragonabile. L’unico paragone che può essere avanzato si riferisce alle altre sedi di valle, Vallemaggia e Blenio, le quali fanno entrambe capo ad una sede unica, mentre in Leventina le sedi sono due, Ambrì e Giornico, con Giornico che già oggi dispone di una sottosede a Faido.

Per quanto riguarda la domanda a sapere se l’accorpamento paventato di fatto si impedisca la presenza fissa del direttore in sede, a mente di Sara Imelli «essenziale per prendere decisioni immediate e per reagire prontamente e con esperienza nei casi che accadono quotidianamente», il Consiglio di Stato risponde che già oggi la scuola media di Giornico «ha una sottosede a Faido senza che questo crei problemi particolari». In Ticino vi sono altre due sedi di scuola media con una sottosede (Gordola e Cadenazzo) e tra gli istituti comunali quelli con più sedi non sono certo un’eccezione, anche in Leventina. «Per la gestione di una sottosede alla scuola media è previsto uno speciale sgravio orario all’interno del Consiglio di direzione, considerato che a dirigere la scuola non è il solo direttore (il Consiglio di direzione prevede un direttore, un vicedirettore e due membri eletti dai docenti)». Tenuto conto del fatto che questo onere viene comunque riconosciuto e che lo sarà anche domani in maniera adeguata, non si ritiene quindi che la concretizzazione dell’ipotesi di una sede di scuola media con due sottosedi ponga problemi particolari. Il Governo osserva infine che «la politica in materia di localizzazione degli istituti scolastici cantonali, se da una parte è vincolata alla ferma volontà di offrire opportunità formative di qualità equamente distribuite sul territorio, dall’altra deve rispondere all’esigenza di allocare le risorse disponibili in modo efficace ed efficiente».

Foto Chiara Zocchetti
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