Segretari giudiziari, piccoli passi avanti

L’idea di affidare maggiori competenze decisionali ai segretari giudiziari che assistono i procuratori pubblici ha fatto un ulteriore passo avanti. E già nel mese di febbraio, ma il condizionale è d’obbligo, il tema potrebbe giungere sui banchi del Gran Consiglio.
Scavare più a fondo
La proposta, fatta già nel settembre del 2019 dal Consiglio di Stato, era stata messa in «stand-by» nel 2021 da parte della Commissione giustizia e diritti. Allora, infatti, l’organo parlamentare spiegava di essere in linea di principio d’accordo con tale cambiamento, che in estrema sintesi permetterebbe di sgravare il lavoro dei procuratori pubblici, perlomeno sui dossier di natura bagatellare, come le contravvenzioni. Tuttavia, nel rapporto che venne poi approvato dal Parlamento si spiegava che «una simile estensione di competenze a funzionari non magistrati» meritava «approfondimenti di natura giuridica», tenute pure in considerazione le «decisioni dell’alta corte federale in materia di segretari assessori della giustizia civile». Insomma, sull’idea di fondo non c’erano grandi opposizioni, ma essa meritava comunque qualche approfondimento in più.
Se ne parla lunedì prossimo
Ora, però, come riferito su queste colonne a metà novembre 2023, in Commissione qualcosa si sta muovendo. Ma soprattutto, come appreso dal Corriere del Ticino, quegli «approfondimenti di natura giuridica» auspicati dalla Commissione più di due anni fa sono giunti sul tavolo dell’organo parlamentare. Come ci spiega la presidente della sotto-commissione «Ministero pubblico» che si sta occupando del dossier, la deputata Cristina Maderni (PLR), «il parere giuridico è appena arrivato e quindi ne discuteremo settimana prossima in sotto-commissione».
La sotto-commissione, ricorda Maderni, «aveva già espresso la volontà di andare nella direzione di affidare maggiori competenze decisionali ai segretari giudiziari, ma nel rispetto di chi aveva sollevato qualche critica, chiedendo più approfondimenti di natura giuridica, è ora giusto prima di tutto analizzare il parere ricevuto e poi, in un secondo momento, prendere posizione». In ogni caso, afferma Maderni, «se saremo tutti d’accordo e decideremo di andare in questa direzione, poi i tempi potrebbero accelerare, portando il dossier in Parlamento già a febbraio».
Un auspicio condiviso anche dalla presidente della Commissione, Daria Lepori, che in questo caso però si esprime a nome dei socialisti: «Noi, come PS, siamo favorevoli a questa proposta. Resto positiva sulla discussione che ci sarà in sotto-commissione perché ora possiamo poggiarci sulla perizia giuridica e prendere una decisione consapevole».