Sesso e soldi, ma non per tutti

BELLINZONA - «Le prostitute che arrivano nel nostro Comune a volte non vengono nemmeno a notificarsi». A Giornico oltre al sesso non c'è di più. Da intendere come le imposte che le artiste devono pagare dove praticano il meretricio. La Cancelleria dell'ente locale bassoleventinese così risponde alla questione sollevata dal CdT lo scorso 11 giugno. Il nostro giornale aveva fatto un giro d'orizzonte fra i paesi del Bellinzonese e delle valli chiedendo di indicare gli incassi annuali frutto dell'esercizio della prostituzione. Solo Cadenazzo e Bellinzona avevano risposto. Ora si aggiunge Giornico: «Riceviamo solo i permessi rilasciati dall'Ufficio della migrazione. E quando convochiamo le ragazze o sono già partite oppure non riusciamo più a rintracciarle». Ergo: le imposte pagate dalle prostitute sono pari a zero. Negli appartamenti secondo il Municipio non vi sono lucciole, mentre in un locale notturno recentemente riaperto lavorano 2-3 ragazze, stando a quanto appreso dal CdT.