Mendrisio

Sfilano le Processioni, si defilano le polemiche

Il 28 marzo sarà il giorno della Funziun di Giüdee, il 29 dell’Enterro – A dar loro vita saranno oltre 1.200 persone, tra figuranti e aiutanti – Nel capoluogo è tutto pronto, Ponti: «Vogliamo seminare la passione, le critiche costruttive le consideriamo, la strumentalizzazione fa male a tutti»
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
15.03.2024 18:00

Si riaccendono i riflettori sulle Processioni Storiche di Mendrisio. Questa volta a determinare il rivolgimento dell’attenzione verso la manifestazione è... lo scorrere del tempo. Il periodo pasquale è ormai alle porte e con lui l’edizione 2024.

Presenza silenziosa

Sebbene nel corso della conferenza stampa organizzata per presentare l’evento il tema che nelle scorse settimane ha focalizzato l’attenzione di tutto il cantone sulle sfilate mendrisiensi non sia stato (volutamente) toccato, i «mori» hanno comunque marcato metaforica presenza. Gli strascichi della decisione – poi messa in stand by – della Fondazione Processioni Storiche di rinunciare al trucco facciale per gli otto figuranti che interpretano i «mori» nella Funziun di Giüdee erano infatti chiaramente udibili in molte frasi dei rappresentanti della Fondazione presenti oggi. Su tutti il presidente Gabriele Ponti: «La Fondazione vuole seminare la passione delle Processioni storiche, quando ci criticano, se le critiche sono costruttive noi le consideriamo. Se invece è strumentalizzazione magari a fini politici a noi fa male e fa male alle Processioni», ha ad esempio affermato. Ma dalle sue parole è emersa anche la convinzione che il cambiamento debba fare parte della tradizione, che proprio per questo diventa vivente. «Negli anni le Processioni sono cambiate, nel 1925 il Giovedì Santo sfilavano 140 persone, oggi sono 270. Siamo a disposizione per approfondire, ma i cambiamenti succedono».

Il tema dei «mori» e della loro futura presenza durante le sfilate sarà ripreso dopo l’edizione 2024, coinvolgendo la popolazione. In conferenza stampa è tuttavia stato ricordato come un ruolo nell’evoluzione della manifestazione lo ricopra il riconoscimento UNESCO. «Il palco delle Processioni è più grande della nostra Mendrisio – così ancora Ponti –. Uscendo dalle nostre quattro mura ci siamo confrontati con sensibilità diverse che dobbiamo considerare. Questo non vuol dire snaturarci, ma adattarci». «La trasformazione di una tradizione è dettata da come cambiamo noi, come cambia la società», gli ha fatto eco Nadia Fontana Lupi, direttrice di Mendrisiotto Turismo ma anche membro della Fondazione.

Un fiume di passione

Quando Ponti parla delle Processioni Storiche è un fiume in piena. Un fiume specchio di una passione che lo ha conquistato in tenera età, quando alle Elementari Mario Tettamanti è «venuto in visita nella mia classe per reclutare bambini per la sfilata del Venerdì Santo». Era l’inizio degli anni ‘80, ma Tettamanti questo ruolo lo svolge ancora oggi. Proprio lui ha quindi svelato alcuni aneddoti. «Il reclutamento del Venerdì Santo è molto complesso, attorno a quella sfilata gravitano circa 900 persone». Dopo un periodo particolarmente difficile caratterizzato anche dal reclutamento in collegi d’oltre confine, negli ultimi anni si è però risvegliato l’entusiasmo. I numeri lo confermano: alla sfilata del Venerdì di quest’anno prenderanno parte 40 bimbi dell’asilo di Mendrisio, 330 delle elementari, un gruppo di alunni delle Medie e di adulti. Questi ultimi sono una presenza sempre più convinta all’Enterro.

Il programma e il tour virtuale

Ma parliamo del programma. Le Processioni 2024 si svolgeranno il 28 e 29 marzo, con partenza dalla chiesa di San Giovanni e percorso circolare fino ai Cappuccini. Per quanto concerne i trasparenti, elemento fondamentale della tradizione vivente, tutti sono già esposti. Potranno essere ammirati fino all’8 aprile. L’esposizione dei costumi della processione del Giovedì Santo nel cortile del Museo d’Arte sarà invece allestita tra il 25 e il 27 marzo. Il programma completo può essere visionato sul sito internet delle Processioni, recentemente rinnovato. Fa parte di questo rinnovo la possibilità di fare un tour virtuale alla scoperta dei trasparenti e delle chiese sul percorso.

Iscrizione online per quasi tutti

Ulteriore segnale del desiderio di restare al passo con i tempi e adattarsi è l’introduzione dell’iscrizione online per i figuranti. Una possibilità scelta quest’anno dal 95% dei candidati, ha spiegato Ponti. Per rendere chiara e trasparente la procedura di selezione è stato anche elaborato un apposito regolamento. Il documento illustra le caratteristiche dei vari personaggi, precisa che ci si può candidare per un solo ruolo e spiega che in alcuni casi si può ricorrere al sorteggio per decidere chi ricopre quale ruolo. «Per evitare insoddisfazioni, ma anche affinché tutti possano davvero partecipare, in nome dell’inclusione».