Lugano

Si accende il dibattito sui conti: «L'aumento del moltiplicatore è da limitare»

Cinque consiglieri comunali del PLR-PVL propongono di aumentare l'imposizione delle persone fisiche di un solo punto percentuale: «La decisione di acquistare stadio e palazzetto ha cambiato le carte in tavola»
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Lugano
22.12.2025 15:00

Si prospetta più animata del previsto la sessione di Consiglio comunale di questa sera. Il piatto forte, lo ricordiamo, sono i contri preventivi della Città di Lugano. A fronte di un rapporto della Commissione della gestione, favorevole, a firma Centro, Lega, PLR e UDC si è aggiunto all'ultimo un emendamento presentato da cinque consiglieri comunali gel gruppo PLR-PVL che propone di limitare l'aumento del moltiplicatore a un punto percentuale al posto di tre punti percentuali. Sul tavolo c'è anche un rapporto di minoranza di Avanti con MTL (relatore e unico firmatario Michele Codella), che chiede di alzare il moltiplicatore delle persone fisiche di un solo punto percentuale.

L'aumento di tre punti percentuali dell'imposizione per le persone fisiche e giuridiche, lo ricordiamo, era stato motivato dal Municipio con il fabbisogno finanziario connesso al PSE ed era stato indirettamente accettato dalla popolazione, che in occasione del voto popolare aveva approvato un progetto il cui equilibrio finanziario contemplava un aumento del moltiplicatore di questa portata. Ebbene, per Paolo Toscanelli (primo firmatario), Jean–Jacques Aeschlimann, Rubens Bertogliati, Sébastien Reuille e Sara Beretta–Piccoli, la decisione della Città di acquistare stadio e palazzetto dello sport senza più ricorrere al leasing «ha comportato una notevole riduzione dei costi complessivi annuali del PSE, poiché i tassi di riferimento dei bond risultano nettamente inferiori a quelli che sarebbero stati applicati a un’operazione di leasing».

Inoltre, scrivono Toscanelli e cofirmatari, «le richieste del Legislativo volte a identificare ulteriori misure di contenimento della spesa si sono sostanzialmente fermate dopo gli interventi per complessivi 10 milioni di franchi, inizialmente presentati come un primo passo. Ne consegue che il Municipio non è riuscito a esercitare con sufficiente efficacia il proprio ruolo di pianificazione e controllo della spesa. In questo contesto, non appare corretto far ricadere sulle cittadine e sui cittadini – già confrontati con un aumento generalizzato dei costi – un ulteriore onere fiscale, né tantomeno giustificare tale incremento richiamando i soli costi del PSE, oggi non più rappresentativi delle motivazioni originarie».

La proposta di Toscanelli e cofirmatari va in controtendenza rispetto alle considerazioni e alla proposte della maggioranza della Gestione, favorevole ai conti e all'aumento di tre punti percentuali del moltiplicatore (i relatori sono Lorenzo Beretta-Piccoli del Centro, Lukas Bernasconi della Lega e Natalia Ferrara del PLR). Non considera però il costo degli ammortamenti. Politicamente, le probabilità che venga accolta appaiono minime.

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