Speziali ne ha per tutti, «è un Governo stanco»

Ne ha avute un po’ per tutti il presidente del PLR, Alessandro Speziali, davanti al comitato cantonale del suo partito, riunito questa sera a Locarno per discutere dei prossimi temi in votazione popolare. E se un accenno ai temi federali (come l’immigrazione) c’è effettivamente stato da parte di Speziali, il «succo» politico del suo intervento iniziale ha però riguardato temi strettamente cantonali. Guardando al Preventivo 2025, ma non solo, il presidente dei liberali radicali ha infatti lanciato diverse frecciatine. A tutti gli avversari, ma anche al Consiglio di Stato in generale.
«Sono settimane dove si parla spesso del preventivo», e su questo fronte «il PLR sul piano cantonale ha preso una direzione chiara: di responsabilità». Responsabilità «intesa a guardare ogni singola misura, per capire se è giusta non solo in termini di equilibrio finanziario, ma anche nel merito». Un lavoro, ha aggiunto Speziali, fatto sì con il gruppo parlamentare, ma anche «discutendo con il nostro consigliere di Stato». E in questo contesto - ha affermato rispondendo indirettamente a chi recentemente ha parlato di un crescente distanziamento tra il partito e il suo consigliere di Stato - «evidentemente si sviluppa anche una certa dialettica, assolutamente positiva». Senza dimenticare, ha aggiunto, che «il compito di Vitta è arduo e i tempi non sono facili».
Ma - e qui sono iniziate le frecciatine - «dobbiamo anche ammettere che ci troviamo ad avere un Governo stanco, piuttosto stanco, mentre in momenti come questo è importante che l’Esecutivo dia una chiara forma alla riforme che ha in mente». E, invece, «ce la si prende spesso con il Parlamento - che ha anche la sue colpe - con un consigliere di Stato che accende i toni in aula, non si sa bene con quale ritorno utile per il Paese (ndr. qui il riferimento va al discorso di Claudio Zali durante l’ultima sessione parlamentare). Ma anche un altro dipartimento, quello della scuola (ndr. il DECS guidato da Marina Carobbio Guscetti), da anni espone una certa rigidità, che speriamo di poter smuovere». E poi, ha aggiunto, «abbiamo la sanità (ndr. il DSS diretto da Raffaele De Rosa), con il Cantone che in qualche modo pianifica sempre molto timidamente il settore: c’è bisogno di molto più coraggio», ha affermato riferendosi alla pianificazione ospedaliera. Senza dimenticare «l’altro dipartimento, quello della Giustizia (ndr. il DI guidato da Norman Gobbi), con riforme che languono, che sono assenti: pensiamo al lavoro svolto quest’estate dalla Sottocommissione, fatto per supplire a quanto doveva avvenire tempo fa...». Un esempio, ha sottolineato Speziali, per dire «che il Parlamento cerca di fare il suo dovere, ovviamente seguendo la dialettica tra partiti e con il Governo».
Ma, ha chiosato Speziali, «penso che il Governo debba avere maggior piglio, per andare in una direzione, per dare una visione all’intero cantone. Perché il preventivo non è solo un insieme di cifre, come affermato da qualcuno in televisione (ndr. il riferimento va nuovamente alle affermazioni di Zali fatte a Teleticino qualche giorno fa), bensì significa sviluppo, visioni. E se pensiamo al nostro dipartimento, il DFE, a noi piace soprattutto la ‘E’ di Economia. Perché significa posti di lavoro, turismo, progetti regionali per le valli, legge sull’innovazione, industria». Le parole chiave, utilizzate più volte dal presidente, sono dunque «realtà» e «concretezza», per «ricordare a tutti che la via delle visioni è lastricata di politiche concrete».
Al netto del discorso del presidente, i delegati del comitato si sono poi espressi a favore dei quattro temi in votazione sul piano federale il 24 novembre: il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie (EFAS), le due modifiche del diritto di locazione e il potenziamento delle strade nazionali.