Sport regionale, passi avanti per la palestra a Genestrerio

«La parola chiave per il futuro delle strutture sportive regionali del Mendrisiotto e Basso Ceresio è coordinamento». Così scrivevamo il 26 febbraio scorso in merito al progetto portato avanti da un gruppo di lavoro capitanato dal municipale di Coldrerio Gianpiero Ceppi e dai suoi omologhi di Chiasso Davide Lurati e Mendrisio Paolo Danielli, dall’Ente regionale per lo sviluppo e dalla società di consulenza comal.ch. Un progetto che mira, appunto, a gestire gli impianti sportivi regionali come un’unità. La tabella di marcia prevedeva di concludere la fase di dialogo con i 17 Comuni interessati prima delle elezioni, ma l’emergenza coronavirus e il prolungamento della legislatura hanno rallentato il tutto. Ma qualcosa si sta muovendo.
Con la nascita dell’associazione Dojo arti marziali Mendrisiotto (di fatto un allargamento della Dojo Mendrisio a tutta la regione) è stato fatto un ulteriore passo avanti nel progetto da 3 milioni (2,2 dei quali garantiti da privati) che prevede la creazione di una palestra multidisciplinare per la ginnastica artistica e attrezzistica, l’arrampicata e le arti marziali.
Due le strutture previste sul terreno comunale accanto alla Sala multiuso della scuola di Genestrerio: una verrà costruita ex novo e una nascerà dallo spostamento nel quartiere della costruzione lignea che ospita l’ex biblioteca dell’Accademia di Mendrisio. Le strutture saranno gestite in modo coordinato dalla Ginnastica Élite Mendrisiotto (GEM), che raggruppa le diverse società prima sparpagliate sul territorio e, appunto, dalla Dojo. Come ci spiega il capodicastero Sport di Mendrisio Paolo Danielli, «per la struttura da edificare ex novo è in fase di ultimazione la domanda di costruzione, mentre per il recupero di quella lignea manca un tassello formale: una volta che ci sarà la domanda bisognerà presentare il progetto alla popolazione e il Municipio dovrà capire che tipo di accordo far valere sul terreno di proprietà del Comune. Se tutte le carte saranno a posto prima dell’estate i lavori potranno cominciare in autunno, altrimenti si aspetterà il 2021».
Le risposte dei Municipi
La visione generale è stata sottoposta ai 17 Comuni interessati. Ai Municipi si è chiesto sostanzialmente se sono interessati a far parte di questo gruppo e se appoggeranno finanziariamente i progetti futuri di valenza regionale accettando una ripartizione pro capite dei costi. Si è poi domandato se intendono sostenere tre progetti puntuali. Il primo è quello del portale per la gestione in rete degli impianti sportivi. Gli altri due sono progetti più strutturali: la realizzazione delle due palestre a Genestrerio e la sistemazione della pista di atletica a Chiasso. Dei Comuni interpellati, conferma Giampiero Ceppi, 7 hanno dato il loro sostegno al progetto in generale ed espresso un’adesione di massima ai due progetti strutturali. Si tratta dei tre Comuni proponenti (Mendrisio, Chiasso e Coldrerio) e di Balerna, Breggia, Stabio e Vacallo. Altri sette Comuni hanno invece chiesto di posticipare le decisioni, tre non hanno ancora risposto. «Ad influire sulla tempistica – spiega Ceppi – il rinvio delle elezioni comunali al 2021 e l’emergenza legata al coronavirus. La segreteria dell’Ente regionale di sviluppo si muoverà in questi giorni per prendere contatto con i Comuni coinvolti».
I dubbi sulla pista
Se da più parti c’è ottimismo per quanto riguarda il proseguimento del gruppo di lavoro politico per avviare la creazione dell’ente che gestirà gli impianti regionali e quella del portale Internet per la gestione in rete delle strutture sportive, ci sono alcune riserve in merito alla pista di atletica nello stadio di Chiasso. «Riserve - spiega ancora Paolo Danielli – condivise da tutto il Municipio di Mendrisio».
I lavori di ristrutturazione e riqualifica, dedotti i sussidi, ammontano a 1,7 milioni di franchi e il Municipio della cittadina ha chiesto a tutti i Comuni di contribuire alla spesa. «Crediamo che Chiasso, proprietario e gestore dell’impianto, dovrebbe fare la sua parte e dare un segnale forte agli altri Comuni con un importo maggiore», conclude. Insomma, si teme che un investimento di quasi due milioni da ripartire tra tutti i diciassette possa scoraggiare gli altri Comuni, con il rischio che il fardello rimanga a Chiasso e il progetto di ristrutturazione della pista resti solo sulla carta.
«Una piscina coperta al Centro Studi»
A febbraio il gruppo di lavoro per gli impianti sportivi regionali ha chiesto al Cantone d’inserire nel piano generale del Centro Studi di Mendrisio la creazione di una piscina regionale coperta che verrebbe usata dalle scuole, dalla popolazione e dalle società sportive per le quali oggi mancano strutture. «I Comuni sono disposti a far la loro parte perché consapevoli che si tratta di un’opportunità, – dice il capodicastero Sport di Mendrisio Paolo Danielli – ma chiediamo una collaborazione fattiva e concreta al Cantone».