Stop alla festa ma ancora nessun arresto

GIUMAGLIO - «A queste condizioni non ci sono più i presupposti per andare avanti con una manifestazione nella quale investiamo tempo e risorse e che rischia quasi sempre di finire male». Stop insomma, almeno temporaneo, per il carnevale estivo di Giumaglio, dove sabato sera un 17.enne è stato violentemente aggredito. Mentre le condizioni del ragazzo continuano a migliorare e la sua famiglia ringrazia per il sostegno sperimentato in questi giorni, l’inchiesta per ricostruire l’accaduto prosegue a 360 gradi. Gli interrogatori vengono svolti a tappeto e - dopo quelli delle persone più direttamente coinvolte (fra queste la vittima stessa e le due amiche che l’accompagnavano) - si è ora passati ad altri potenziali testimoni presenti alla manifestazione. Un lavoro complesso e non da poco, considerando che (come hanno confermato gli stessi organizzatori) le entrate al carnevale sono state fra le 400 e le 500. Per ora, comunque, non sono ancora stati effettuati né fermi né arresti. Intanto oggi ad occuparsi del caso sarà anche il Municipio di Maggia (di cui Giumaglio è frazione). «Avevamo già in programma una riunione – dice al Corriere del Ticino il capo dicastero sicurezza Marcello Tonini – ed è inevitabile che si affronti la tematica». Inutile dire che le autorità sono fortemente preoccupate per l’accaduto. «Ancora una volta – prosegue il municipale – la stupidità di pochi è riuscita a rovinare la festa e le cose avrebbero anche potuto finire ben peggio. Una situazione incresciosa, la quale, purtroppo, parrebbe essere legata a manifestazioni che hanno in qualche modo a che vedere con il carnevale. Allo stato attuale non abbiamo alcuna obiezione da muovere agli organizzatori. Sarà l’inchiesta a stabilire tutte le responsabilità. In ogni caso partiamo dal principio che nessun evento vale una vita, per cui si rifletterà se non sia il caso – considerato anche il fatto precedente – di cancellare definitivamente la festa in questione».