«Sul San Gottardo sembrava di essere a Rimini»

«La via delle genti» si è confermata tale. Ma a farla da padrone è stato il dialetto ticinese, lo schwiizerdütsch ed il francese dei nostri «cugini» romandi. Qualora non bastassero le numerose foto del Passo del San Gottardo postate sui social dalla popolazione svizzera, sono le voci raccolte ieri dal CdT a confermare il trend di questa insolita estate. I turisti sono stati delle mosche bianche. Sino a fine luglio se ne sono visti pochissimi. Leggera ripresa in agosto, soprattutto nelle prime due settimane del mese, ma non basta certo per salvare la stagione. E, soprattutto, sono mancate come il pane le comitive, i viaggi organizzati in torpedone tanto per intenderci. Quotidianamente sulla cima simbolo della Svizzera, durante la bella stagione, almeno un pullman arrivava. Con relativo indotto a livello di ristorazione.
Tutti in montagna
«Mai viste così tante persone. Impressionante. In alcuni giorni sembrava di essere a Zurigo o a Rimini». Sofocle ci aveva visto giusto: di tutte le meraviglie della natura la più sorprendente è l’uomo. Il sindaco di Airolo Franco Pedrini, dal suo osservatorio privilegiato, si è stupito di quanto la popolazione elvetica abbia riscoperto il fascino del San Gottardo. Premessa, prima di continuare: un’estate come questa, dove le vacanze sono state dettate dalla pandemia, speriamo non capiti mai più. Normalissimo che gli svizzeri abbiano scelto di fare le ferie sull’uscio di casa piuttosto che viaggiare all’estero. Però da lì ad immaginare un’affluenza così massiccia non era per nulla evidente: «I cittadini hanno dato seguito all’invito dell’autorità federale e cantonale, ossia di possibilmente trascorrere le vacanze alle nostre latitudini. Inevitabile, pertanto, recarsi in montagna, e nella nostra splendida regione che in fatto di bellezze del territorio non ha nulla da invidiare ad altre destinazioni».
Per il Comune altoleventinese questi sono anni di profondi cambiamenti. A partire proprio da ciò che si sta realizzando sul Passo, il Parco eolico. Le prime pale sono state trasportate in queste settimane; il cantiere si concluderà in autunno. Della società promotrice del progetto da 32 milioni di franchi fa parte anche Airolo, con una partecipazione del 5%. Senza dimenticare, inoltre, la costruzione della seconda canna della galleria autostradale e la conseguente copertura dell’A2 con tanto di valorizzazione paesaggistica del paese entro il 2025-2030.
«Poteva andare molto peggio»
Saliamo metaforicamente sul Passo grazie a Marzio Eusebio. L’ex sindaco di Dalpe è il gerente dell’Ospizio San Gottardo. Della cima conosce ogni zolla di terra: «Tantissimi svizzeri, più del normale. Non so quantificare, ma posso assicurarle che c’è stata una grossa crescita rispetto alle scorse estati. Sino a fine luglio non si sono tuttavia visti i turisti stranieri. Qualcuno si è palesato in agosto, ma non basterà per recuperare quanto perso in questi mesi segnati purtroppo dal coronavirus. Sono infatti completamente mancati i gruppi organizzati. Consideri che giornalmente nel nostro ritrovo avevamo almeno 20-30 persone che arrivavano sul San Gottardo a bordo di un pullman. Proprio in virtù di questa pesante assenza, a conti fatti, la stagione non è stata per nulla eccezionale e si chiuderà quasi sicuramente in perdita».
Ci rivolgiamo infine al Chiosco Panorama e anche qui la risposta è la stessa: «Niente bus. Pure noi lavoriamo soprattutto con chi arriva dall’estero. La stagione è andata male ma, attenzione, avrebbe potuto andare molto peggio alla luce delle cattive premesse primaverili. Pertanto non lamentiamoci sempre e cerchiamo di guardare al futuro con ottimismo».
